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    Ce l'ho con... Rocchi, è la peggior stagione arbitrale di sempre. Errori sempre più clamorosi, la VAR review diventi di dominio pubblico

    Ce l'ho con... Rocchi, è la peggior stagione arbitrale di sempre. Errori sempre più clamorosi, la VAR review diventi di dominio pubblico

    • Andrea Distaso
      Andrea Distaso
    Lissone, abbiamo un problema. Grosso come la Centrale VAR operativa ormai dallo scorso ottobre. Il campionato di Serie A entra nel vivo, nella sua fase decisiva per emettere i verdetti più importanti e delicati, dalla corsa scudetto alla lotta salvezza. E gli errori di direttori di gara e dei loro colleghi davanti ai monitor continuano a perpertrarsi e in maniera sempre più evidente. Ma ciò che lascia più perplessi i protagonisti di questa palpitante stagione è l'atteggiamento ostinatamente omertoso, chiuso al dialogo e al confronto, dei vertici del sistema arbitrale. Non passa annata nella quale gli stati generali dell'AIA e il designatore di turno non promettano trasparenza totale e una comunicazione finalmente aperta a tutti, salvo poi risolvere le situazioni più scabrose al proprio interno.

    REGOLAMENTO (DI CONTI) INTERNO - L'eccezione rappresentata dalla conferenza stampa tenuta da Gianluca Rocchi il 26 marzo per fare chiarezza sull'episodio di Torino-Inter tra Ranocchia e Belotti non può e non deve rimanere isolata. L'incredibile epilogo di Spezia-Lazio di sabato scorso non può concludersi - come spesso e volentieri è accaduto quest'anno - con la semplice sospensione dell'arbitro Pairetto e del VAR Nasca, che hanno erroneamente interpretato la posizione di partenza di Acerbi come regolare, complice una troppo frettolosa rivistazione delle immagini a disposizione. Nessuno chiede i processi sommari o il pubblico ludibrio per gli autori di errori grossolani ma pur sempre commessi in buona fede; allo stesso tempo, la valutazione sul loro operato - in un'epoca in cui la tecnologia mette a disposizione di tutti e in tempo reale ogni tipo di immagine e di informazione - non può più rimanere un solo fatto interno. Ci sono sviste e sviste e quella commessa sabato meriterebbe un approfondimento, magari venendo a conoscenza di quello che i due protagonisti del "misfatto si siano detti in quei momenti. O di che cosa abbiano effettivamente visto e visionato.

    DIALOGO E TRASPARENZA - Per lo stesso bisogno di trasparenza, necessario nell'arco dell'intera stagione ma a maggior ragione quanto i punti guadagnati o persi possono fare la differenza - anche dal punto di vista economico - sarebbe il caso che il contenuto del protocollo VAR o le spiegazioni su come episodi apparentemente simili diventino di dominio pubblico. E' evidente che il concetto di chiaro ed evidente errore non sia chiaro a tutti, noi compresi, così come i contatti tra due giocatori all'interno dell'area di rigore possano essere oggetto di on field review in alcuni casi e in altri no, nonostante nell'uno la visuale dell'arbitro sia perfettamente libera e nell'altro per niente. Per non parlare di posizioni di fuorigioco che diventano attive sulla base di valutazioni ed interpretazioni che cambiano di volta in volta. E' il momento di parlare e di rendere davvero tutto alla portata di tutti, senza reticenze e inutili resistenze. Perché questa non passi davvero alla storia come la peggior stagione arbitrale di sempre.

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