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    Ce l'ho con... Pogba è sopravvalutato, il vero fuoriclasse si chiama Kanté

    Ce l'ho con... Pogba è sopravvalutato, il vero fuoriclasse si chiama Kanté

    • Andrea Distaso
    Il compianto Maurizio Mosca, come al solito, aveva anticipato tutti con quel suo "Ce l'ho con..." col quale metteva alla berlina a modo suo i protagonisti in negativo della settimana calcistica appena andata in archivio. In omaggio alla figura dell'istrionico giornalista, anche Calciomercato.com vi propone il suo personalissimo "Ce l'ho con...". Una nuova rubrica per discutere e far discutere, in maniera anche ironica e dissacrante, sugli errori e sugli orrori del nostro calcio. Arbitri, giocatori, allenatori, dirigenti: nessuno è al sicuro, la nostra "rabbia" non risparmierà nessuno...


    Se la differenza c'è, anche ieri non si è vista. Paul Pogba e N'Golo Kanté, due dei migliori centrocampisti europei, compagni di nazionale con la maglia della Francia e separati da circa 70 milioni di euro di valutazione sul mercato. Ma anche ieri sera, esattamente come in occasione del 4-0 rifilato dal Chelsea al Manchester United dell'ottobre scorso, è stato l'ex giocatore del Leicester a risultare come il giocatore "vero", quello capace di lasciare un segno tangibile sulla partita. 

    I NUMERI NON MENTONO - Oltre al gol decisivo che proietta i Blues nella semifinale di FA Cup, Kanté ha effettuato 70 passaggi contro i 27 dell'ex juventino, ha completato l'84,3% di essi contro il 74,1%; ha creato 4 occasioni da gol a 0, ha primeggiato anche nei contrasti (4 a 2) e nel numeri di palloni toccati, 91 contro 51. E, a testimonianza del fatto che la nostra analisi non si esaurisce nella sola gara di ieri (condizionata dall'espulsione di Herrera in casa United), è il rendimento avuto dai due centrocampisti francesi nel corso della stagione a stabilire il ribaltamento delle gerarchie iniziali. Cosa ha fatto Pogba ad oggi per meritarsi un valore di mercato di 105 milioni, se la sua squadra fatica a raggiungere un posto che valga la qualificazione alla prossima Champions League? 4 gol in 25 turni di campionato, 2 in 9 di Europa e una leadership che fatica ad emergere (la stessa accusa che gli veniva mossa anche ai tempi della Juve e con la maglia della Francia) valgono un investimento così pesante?

    NUOVO MAKELELE - Spesso l'apparenza e l'appartenenza ad un determinato procuratore giocano un ruolo fondamentale nella carriera di un giocatore. Kanté, certamente meno dotato dal punto di vista tecnico di Pogba, ha però molti più numeri (quelli che poi contano veramente) a proposito della sua resa in campo, tanto da essere paragonato da ex campioni del Chelsea come Lampard a Claude Makelele, uno degli uomini chiave del ciclo vincente aperto nel 2005 da José Mourinho. Così come l'ex Real, Kanté è approdato nel grandissimo calcio relativamente tardi (25 anni contro i 27 del suo predecessore), ma di Makelele rappresenta oggi l'evoluzione dal punto di vista della completezza. Dalla stagione 2014/2015, l'ultima in Francia con la maglia del Caen, ad oggi è cresciuto in maniera importante il numero di passaggi completati, dal 79% all'88% (da 35.24 passaggi a 54.24). Contestualmente, sono diminuiti i numeri relativi alla sola fase difensiva, essendo passato da 4.10 tackle vinti a partita a 2.44, da 3 palloni recuperati a 2.28. Cosa significa questo? Che, se Makelele faceva della posizione e del senso tattico il suo punto di forza, Kanté si sta "riscoprendo" sempre più centrocampista box to box, facendosi riconoscenere per un maggior dinamismo e una maggiore capacità di partecipare alla fase offensiva. Questo senza far venire quella grinta e quella determinazione (63 tackle vinti in stagione e 59 palloni recuperati in stagione) che sono insite in lui. Conte è arrivato a considerarlo il suo degno erede in campo, lui risponde con un numero di contrasti vinti (1365) superiore a quello di Everton (1179), Manchester City (1168) e United (1102). 

    Non pensa ad acconciature estrose, cura poco la sua immagine sui social e, nonostante i suoi guadagni siano cresciuti in maniera esponenziale, continua a viaggiare a bordo della sua Mini. E' costato "solo" 36 milioni di euro, ma il campo ha espresso un giudizio che va olte le etichette: è lui il vero giocatore, altro che il sopravvalutato Pogba.

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