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Ce l'ho con... Pallotta, Monchi non basta: spendi per la Roma o lascia
Il nuovo progetto della Roma ancora non ha preso ufficialmente forma e già sono più numerose le incognite legati agli obiettivi del futuro prossimo del club giallorosso rispetto alle certezze. Dalla scelta dell'allenatore (Spalletti tornerà sui propri passi e resterà o sarà addio?), al budget di mercato a disposizione del papabilissimo nuovo ds Monchi, al destino di molte stelle della squadra, è difficile immaginare oggi cosa ci aspetti e cosa attende il popolo romanista. Senza dimenticare che, col Napoli ora a -2, la difesa del secondo posto diventa l'obiettivo minimo e irrinunciabile per non compromettere dall'inizio la programmazione della stagione che verrà.
SENZA CHAMPIONS... - Senza i soldi certi della prossima Champions League, il presidente Pallotta potrebbe essere ancora più invogliato a varare un piano dedito soprattutto al taglio dei costi per sanare un bilancio in profondo rosso e non sforare i limiti imposti dal Fair Play Finanziario. Oltre al solito Manolas, nemmeno pilastri come Strootman e Nainggolan possono considerarsi certi della conferma per il prossimo campionato e, dopo quella di Totti, anche la posizione contrattuale di De Rossi rischia di diventare un vero caso per il management statunitense.
NON SI PUO' SOLO VENDERE - I nomi importanti, prestigiosi, di Monchi per il dopo Sabatini e di Emery per la successione di Spalletti non possono bastare da soli a rinverdire i sogni di gloria della piazza capitolina, se la sensazione crescente è quella di un nuovo corso che sarà all'insegna dei giovani da inserire al posto di campioni o giocatori più rodati ma dagli ingaggi non più sostenibili. Come si può parlare continuamente ai tifosi della Roma di voglia di vincere, di Juventus più vicina rispetto agli anni passati se questi sono i presupposti? Nemmeno l'eventuale costruzione del nuovo stadio innalzerebbe più di tanto la bassissima popolarità di Pallotta presso i suoi tifosi. Roma e la Roma meritano davvero un progetto ambizioso e vincente, altrimenti sarebbe il caso di farsi da parte e lasciare spazio a qualcun'altro.
SENZA CHAMPIONS... - Senza i soldi certi della prossima Champions League, il presidente Pallotta potrebbe essere ancora più invogliato a varare un piano dedito soprattutto al taglio dei costi per sanare un bilancio in profondo rosso e non sforare i limiti imposti dal Fair Play Finanziario. Oltre al solito Manolas, nemmeno pilastri come Strootman e Nainggolan possono considerarsi certi della conferma per il prossimo campionato e, dopo quella di Totti, anche la posizione contrattuale di De Rossi rischia di diventare un vero caso per il management statunitense.
NON SI PUO' SOLO VENDERE - I nomi importanti, prestigiosi, di Monchi per il dopo Sabatini e di Emery per la successione di Spalletti non possono bastare da soli a rinverdire i sogni di gloria della piazza capitolina, se la sensazione crescente è quella di un nuovo corso che sarà all'insegna dei giovani da inserire al posto di campioni o giocatori più rodati ma dagli ingaggi non più sostenibili. Come si può parlare continuamente ai tifosi della Roma di voglia di vincere, di Juventus più vicina rispetto agli anni passati se questi sono i presupposti? Nemmeno l'eventuale costruzione del nuovo stadio innalzerebbe più di tanto la bassissima popolarità di Pallotta presso i suoi tifosi. Roma e la Roma meritano davvero un progetto ambizioso e vincente, altrimenti sarebbe il caso di farsi da parte e lasciare spazio a qualcun'altro.