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Ce l'ho con... Insigne, è arrivato il momento di lasciare i rigori ad altri. La grana del rinnovo gli toglie serenità
I numeri raramente mentono e quelli di Lorenzo Insigne iniziano ad essere preoccupanti. Ci sono quelli che sono argomento di discussione nella delicata trattativa per il rinnovo di contratto col Napoli - la distanza tra domanda e offerta è ancora ampia - e quelli che stanno aprendo un nuovo dibattimento. Tre calci di rigore già falliti su cinque tentativi da inizio stagione, nessuno ha fatto peggio di lui nei 5 principali europei; per sua fortuna, nemmeno uno ha impedito alla formazione di Spalletti di uscire dal campo coi 3 punti.
I FREDDI NUMERI - La classica conseguenza della scarsa serenità derivante dall'intricata trattativa tra il suo agente e il presidente De Laurentiis per provare a proseguire il matrimonio col club azzurro? Una domanda abbastanza naturale, pressoché automatica, nonostante Spalletti stia cercando in ogni modo di sviare sull'argomento e di tenere fuori dallo spogliatoio pericolose distrazioni che possano complicare il grande percorso effettuato nelle prime otto giornate di campionato. Eppure, la carriera del capitano del Napoli è contraddistinta da una serie di "passaggi a vuoto" e di altri errori dagli undici metri che lo hanno contraddistinto: sono 8 le mancate trasformazioni totali in azzurro, due dei quali particolarmente pesanti in quanto arrivati in partite perse contro la principale rivale in Serie A, la Juventus.
IL PESO SULLE SPALLE - Ancora più emblematico il dato dei 5 rigori che Insigne ha fallito soltanto nelle ultime due stagioni, una statistica che non può che suscitare una riflessione nel chiuso dello spogliatoio, con allenatore e compagni di squadra. L'attaccante di Fuorigrotta non è tipo da avere paura di prendersi le responsabilità, ma potrebbe essere giunto il momento di sgravarsi di un compito divenuto particolarmente arduo negli ultimi tempi, complice il discorso del suo contratto. Due situazioni che toglierebbero tranquillità a chiunque e che, sommate, rischiano di diventare un mix esplosivo nel lungo periodo. Un Napoli desideroso di recitare un ruolo da protagonista in questo campionato e di competere per il vertice non può lasciare nulla al caso. I numeri raramente mentono.
I FREDDI NUMERI - La classica conseguenza della scarsa serenità derivante dall'intricata trattativa tra il suo agente e il presidente De Laurentiis per provare a proseguire il matrimonio col club azzurro? Una domanda abbastanza naturale, pressoché automatica, nonostante Spalletti stia cercando in ogni modo di sviare sull'argomento e di tenere fuori dallo spogliatoio pericolose distrazioni che possano complicare il grande percorso effettuato nelle prime otto giornate di campionato. Eppure, la carriera del capitano del Napoli è contraddistinta da una serie di "passaggi a vuoto" e di altri errori dagli undici metri che lo hanno contraddistinto: sono 8 le mancate trasformazioni totali in azzurro, due dei quali particolarmente pesanti in quanto arrivati in partite perse contro la principale rivale in Serie A, la Juventus.
IL PESO SULLE SPALLE - Ancora più emblematico il dato dei 5 rigori che Insigne ha fallito soltanto nelle ultime due stagioni, una statistica che non può che suscitare una riflessione nel chiuso dello spogliatoio, con allenatore e compagni di squadra. L'attaccante di Fuorigrotta non è tipo da avere paura di prendersi le responsabilità, ma potrebbe essere giunto il momento di sgravarsi di un compito divenuto particolarmente arduo negli ultimi tempi, complice il discorso del suo contratto. Due situazioni che toglierebbero tranquillità a chiunque e che, sommate, rischiano di diventare un mix esplosivo nel lungo periodo. Un Napoli desideroso di recitare un ruolo da protagonista in questo campionato e di competere per il vertice non può lasciare nulla al caso. I numeri raramente mentono.