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    Ce l'ho con... Donnarumma non para più, ora il Milan come fa a venderlo?

    Ce l'ho con... Donnarumma non para più, ora il Milan come fa a venderlo?

    • Andrea Distaso
    Dalle stelle alle stalle o viceversa, nel calcio il passo è davvero breve. Esaltato giustamente come talento immenso con i colpi del predestinato, da qualche tempo a questa parte Gianluigi Donnarumma non è più il valore aggiunto che era stato nei suoi primi due anni. Un percorso di crescita è fatto anche di errori, di passaggi a vuoto e l'estremo difensore classe '99 ha avuto la sfortuna di collezionare gran parte di essi nel corso della stessa stagione. In particolare, nell'ultimo periodo, quello che potrebbe rendere un'annata nata male in un primo pesante mattone per la costruzione di un nuovo ciclo, sono state diverse e significative delle defaillance di Donnarumma. Male in occasione del gol di Xhaka nel ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro l'Arsenal, male in occasione della rete di Dybala contro la Juve, non perfetto nel tentativo di parata sulla conclusione di Politano col Sassuolo.

    LE VERITA' DI AMELIA - Potremmo citare altri episodi, da quelli più plateali a quelli più marginali, come le incertezze ripetute evidenziate nelle uscite, il vero tallone d'Achille di Gigio, o quelle sulle conclusioni dalla distanza, che stanno diventando motivo di discussione. Perfetta in tal senso è stata l'analisi dell'ex portiere rossonero e oggi opinionista televisivo Marco Amelia, che ha spiegato cosa si celi dietro tutti i gol subiti da fuori area: "Donnarumma secondo me sui tiri da lontano ha una postura sbagliata, ha un appoggio dei piedi che è un po' troppo aperto, probabilmente lo fa per la sua struttura, ma il problema è che in questi tiri a mio avviso perde del tempo, per spingere il piede destro invece di portarlo verso la palla lo porta verso l'interno per spostare il baricentro e poi spingere. Perde quella frazione e non arriva sul pallone. E' una mia idea, lavorare su questo può agevolarlo, prende qualche gol di troppo in queste situazioni".

    CHI LO COMPRA ADESSO? - Un problema in più per il Milan in una fase delicata della stagione, un problema in più per un club che rischia di dover passare da una cessione, la sua cessione, per fare un mercato di consolidamento di una rosa valida in prospettiva ma non ancora all'altezza delle migliori. Il Donnarumma di oggi può valere 60 milioni di euro? Per quanto possa valere la mia opinione, la risposta è no. Il numero uno rossonero è stato esposto a pressioni indicibili nella sua breve carriera, pressioni che hanno finito per frenarne la crescita mentale ma anche tecnica e che rischiano di creare un bel danno anche a Mino Raiola, il suo procuratore. Eccezionale nello sfruttare il momento di debolezza societaria del Milan per strappare un ingaggio da 6 milioni di euro annui ma che, in caso di mancato trasferimento del suo assistito in un top club europeo, vedrebbe sfumare possibilità di incassare la solita maxi commissione. La verità è una: Donnarumma è bravo e si farà, ma va fatto crescere con calma, passando anche dagli errori. Dalle stelle alle stalle o viceversa, nel calcio il passo è davvero breve.

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