Non sarà Alfredo Cazzola, ex presidente del Bologna ed ex candidato sindaco, a salvare la società rossoblù portata da Sergio Porcedda sull'orlo del fallimento.

L'interessato lo ha ribadito oggi con una nuova smentita: "Pur conoscendo le regole ferree della comunicazione, dove una smentita vale una doppia conferma, corro il rischio ancora una volta e confermo la mia indisponibilità a rientrare nella compagine societaria. Le ragioni sono facilmente individuabili nella scelta, fatta da tempo, di rinunciare a gestire direttamente attività complesse  e di concentrare le attenzioni sulla mia famiglia, sulla mia persona e sulla mia salute".

"Le opinioni espresse in questi giorni agli organi di stampa e la disponibilità a far incontrare gli azionisti del Bologna con Intermedia Finance sono e rimangono le uniche azioni che ho inteso intraprendere in questo difficile momento - prosegue Cazzola -. Auguro a tutti coloro che stanno lavorando alacremente, e sulla stampa cittadina paiono tanti, di trovare nuove risorse per rilanciare la società rossoblù e di conseguire questo importantissimo risultato in tempi brevissimi nell'interesse di tutti i tifosi e della città. Chiedo cortesemente, ma fermamente, che si cessi di utilizzare a sproposito il mio nome al fine di creare aspettative o polemiche che la realtà dei fatti non potrà che deludere o smentire".