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  • Errori e cattivi pensieri:| L'Inter nella tempesta

    Errori e cattivi pensieri:| L'Inter nella tempesta

    La questione è delicata e tutti lo sappiamo bene: negli ultimi cinque anni non c'è stata pace, Calciopoli ha fatto sedimentare odi mortali e le polemiche al riguardo ci inseguiranno nei secoli dei secoli. Basti pensare a cosa è accaduto la scorsa  estate col ricorso della Juventus sullo scudetto del 2006, infine respinto dalla Figc. Ebbene, dopo Inter-Napoli la cosa torna d'attualità, già. Perché l'Inter non lo dice ufficialmente (per ora), ma lo fa trapelare e intuire, il sospettaccio brutto. L'ambiente è gonfio di cattivi pensieri e ieri sera, nel convulso dopopartita, la cosa circolava in sala stampa attraverso il sempre più nutrito drappello di tifosi mascherati da operatori dell'informazione che ormai imperversa in tutti gli stadi italiani (poi ieri sera c'era anche qualche capo ultrà negli spogliatoi del Meazza, ma questa è un'altra cosa che accade spesso ed è un altro discorso, magari da approfondire in futuro). Insomma: all'Inter pensano che l'arbitraggio di Rocchi sia figlio di un certo clima che vortica intorno al club nerazzurro fin dalla scorsa estate. Il sospetto, il pensiero brutto che agita il club, è che l'Inter possa pagare il fatto di aver evitato la revoca dello scudetto 2006, e che il pagamento si manifesti con arbitraggi negativi, o penalizzanti. C'è una frase di Esteban Cambiasso che spiega qualcosa: ''Spero che il vento cambi, perché così non va proprio bene''.


    Il vento in realtà è rappresentato

     

    solo dall'arbitraggio di Rocchi, perché nelle precedenti quattro partite di campionato non è che l'Inter fosse stata penalizzata, anzi c'erano sempre state direzioni di gara più che discrete. Ma i disastri di Rocchi contro il Napoli hanno alimentato il fuocherello che covava già prima dell'inizio della stagione, perché all'Inter qualche pensieraccio l'avevano già. La reazione furente di Moratti in tribuna, pizzicato dalle telecamere di Mediaset quando Rocchi concede l'inesistente rigore al Napoli (''Rocchi vaff... pezzo di m...'', il labiale del presidente), racconta qualcosa dello stato d'animo interista. Molto altro lo racconta lo stesso Moratti, quando a mezzanotte ufficializza di fatto la ricusazione di Rocchi: ''Spero di non trovarmelo più davanti. Ci faremo sentire. Mi auguro che cambi qualcosa''. E mentre il sito dell'Inter da sabato notte apre con il fotogramma ingrandito del fallo (fuori area) di Obi su Maggio da cui è scaturito tutto l'inferno conseguente, i sospetti continuano, e i cattivi pensieri pure. Il fronte di Calciopoli, dunque, è sempre apertissimo, spalancato, e molto difficilmente si chiuderà.


    C'è però un altro aspetto della situazione interista che dovrebbe destare maggiori preoccupazioni nella aficiòn, perché è argomento da affrontare con la massima urgenza (sempre che non sia troppo tardi) e che senz'altro ha più agganci con la realtà vera delle cose. Ed è il fatto che questa Inter si stia dimostrando spaventosamente debole in difesa, dunque in assoluto come squadra. La partenza di Gasperini è stata allucinante e già si sapeva, come si sa che peserà sul prosieguo della stagione: ma è un fatto che anche con Ranieri l'Inter continui a prendere allegramente gol. Uno dal Bologna, due dal Cska e tre dal Napoli: sei in tre partite. E fanno 11 gol incassati in cinque gare di campionato, per un totale di tre sconfitte su cinque e appena 4 punti in classifica. Questo perché, al di là della cura Ranieri che ha riportato se non altro maggiore tranquillità, rimangono evidenti problemi strutturali che difficilmente saranno cancellati: manca soprattutto freschezza a centrocampo, il reparto su cui si è inciso meno in sede di calciomercato (è arrivato solo Poli, ed è arrivato infortunato), e la tenuta difensiva è debolissima, perché anche gli interpreti principali (Lucio e Samuel) cominciano a entrare nella terza età agonistica e avrebbero bisogno di protezione e pannicelli caldi, anziché essere sempre esposti a ogni refolo. Ne consegue che l'Inter fatica moltissimo a trovare un equilibrio in campo, e quell'enorme sforzo le prosciuga anche le energie mentali: d'accordo, Rocchi ha combinato enormi pasticci ai danni dell'Inter contro il Napoli, ma in fondo si poteva difendere meglio lo 0-1 in dieci uomini nel secondo tempo, invece la squadra si è inabissata e lo 0-3 finale poteva essere anche più pesante. Insomma, mala tempora currunt: la tempesta è fuori e dentro l'Inter, e sembra non esserci riparo.


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