Catanzaro: avviata la procedura fallimentare
Il Catanzaro, prima squadra calabrese a raggiungere la serie A, ha avviato le procedure fallimentari, ma con l'obiettivo di portare a termine il campionato di seconda divisione Lega pro nella speranza che un acquirente si faccia avanti per rilevare la società. Oggi, infatti, sono stati depositati nella cancelleria della sezione fallimentare del tribunale i libri contabili della società dai quali emerge una massa debitoria di circa 2,4 milioni di euro.
L'avv. Aldo Aloi, su incarico della società, ha depositato il ricorso per la dichiarazione di fallimento con la richiesta di esercizio provvisorio. «A nostro avviso - ha detto il legale - esistono i presupposti per la concessione in quanto il mancato accoglimento costituirebbe un danno per la società, che perderebbe titolo sportivo e parco giocatori, mentre nessun pregiudizio sarebbe arrecato ai creditori».
Sarà adesso il giudice delegato a nominare un curatore ed a decidere se accogliere la richiesta di esercizio provvisorio dopo il parere del comitato dei creditosi. Una decisione è attesa in una quindicina di giorni. La società sta attraversando da tempo una profonda crisi che il 12 dicembre scorso portò i giocatori ad una singolare forma di protesta. In occasione della gara casalinga contro il Pomezia, i calciatori si sedettero a terra e vi rimasero per un minuto. Da diverse settimane la squadra gioca le partite casalinghe a porte chiuse perchè non è possibile assicurare il servizio degli steward. A dicembre i calciatori hanno messo in mora la società che adesso sta impiegando i giovani della Berretti. Il Catanzaro è ultimo in classifica a zero punti dopo che gli sono stati tolti i tre guadagnati per varie penalizzazioni. Il Fc Catanzaro è nato nel 2006 grazie al Lodo Petrucci dopo che la società originaria, l'Us Catanzaro, fu esclusa dai campionati professionistici al termine di due stagioni in serie B. Il Catanzaro ha militato, tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, per 7 stagioni in serie A, categoria nella quale ha colto il massimo risultato nelle stagioni 1980-1981 e 1981-1982 concluse al settimo posto in classifica. Nel 1966 raggiunse anche la finale di Coppa Italia, mentre nel 1979 e nel 1982 raggiunse la semifinale.