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    Cataniamania:| Un problema tira l'altro

    Cataniamania:| Un problema tira l'altro

    Appena una settimana fa, alle porte del nuovo match che il Catania avrebbe dovuto affrontare contro il Bologna, ci chiedevamo quando sarebbe arrivata la vittoria dei rossazzurri e ci auguravamo che ciò sarebbe accaduto proprio contro i felsinei. Così non è stato: il Catania ha collezionato un nuovo risultato negativo ed è arrivata l'ennesima sconfitta deprimente. In realtà tutti sono concordi sul fatto che la gara sia stata condizionata dall'espulsione di Alvarez, ma purtroppo già da qualche tempo al Catania ne capita sempre una, che alla fine purtroppo coincide sempre con una sconfitta.

    Senza dubbio le defezioni dovute ad infortuni sono tantissime, ma è fuor di dubbio che i veri problemi per i rossazzurri arrivano spesso dal campo, dove il Catania inizia le proprie gare come un leone e poi finisce per squagliarsi come neve al sole. Come se non bastasse, ad appesantire la situazione c'è la vicenda-Bergessio, che malgrado veda il giocatore già acquistato da dieci giorni non permette al Catania di schierarlo per una questione che pare senza precedenti e che ha addirittura scomodato i santoni della Fifa.

    Probabilmente però, se la vittoria non mancasse da Catania da così tanto tempo e se la posizione in classifica non fosse diventata così deficitaria, il problema legato all'impiego di Bergessio non sarebbe visto come una grossa gatta da pelare, ma semplicemente con una delle tante questioni burocratiche da risolvere con un po' di pazienza. Ma nel calcio si sa che purtroppo un problema tira l'altro, ed evidentemente l'unico modo per allontanare un po' di negatività da Catania può essere solo quello di ritrovare quella vittoria smarrita da troppo tempo, che se trovata contro il Lecce permetterebbe ai rossazzurri sia di riacquistare il sorriso che di tornare a guardare i giallorossi dall'alto, osservando i risultati delle dirette concorrenti per la salvezza con maggiore tranquillità.

    Via i pensieri negativi dalla mente, quindi; via tutti quegli atteggiamenti assurdi ed anti-calcistici visti fino alla partita persa contro il Bologna solo cinque giorni fa, a partire dai dribbling improbabili davanti alla propria area di rigore. Domenica contro il Lecce bisognerà scendere in campo pensando per novanta minuti solo ad una cosa, lasciando fuori dal rettangolo di gioco i tanti problemi e dissapori di questi tempi, che con un successo all'attivo sembreranno certamente meno pesanti e magari saranno pure più facili da superare.

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