Se guardando la classifica di serie A il Catania si trova al tredicesimo posto, con quattro lunghezze di vantaggio sulla terzultima, a due giorni dal match di Udine è necessario fare l'ennesima, doverosa ed obiettiva valutazione sul rendimento esterno dei rossazzurri. Nelle partite giocate fuori casa, infatti, il Catania si trova all'ultimo posto, addirittura alle spalle di quel Bari che pare avviarsi al ritorno in serie B, ma che lontano dal proprio stadio è riuscito a conquistare sei punti, collezionando un successo e due pareggi, tra cui quello a sorpresa conquistato solo pochi giorni fa sul campo della capolista Milan. Il Catania, invece, lontano dal 'Massimino' ha conquistato soltanto quattro punti, frutto di altrettanti pareggi e nessun successo. Ecco perchè la vittoria contro la Sampdoria, seppur importante e memorabile, non può comunque cancellare del tutto questo gap esterno dei rossazzurri, che purtroppo comincia a diventare un tormentone di cui liberarsi al più presto.

Senza dubbio la sfida di domenica prossima in casa della devastante Udinese non è vista come la gara adatta per cambiare il trend etneo nelle gare fuori casa, ma allo stesso tempo sentirsi già sconfitti in partenza non può certo aiutare il Catania a fare risultato al Friuli. E' pure normale, d'accordo, che Simeone stia provando a fare pre-tattica, dicendo che per il Catania nessuno si aspetta nulla di buono da questa gara, ma è anche vero che vista in quest'ottica un'eventuale sconfitta verrebbe assorbita forse in maniera quasi indolore, soprattutto per gli ultimi risultati ottenuti dall'Udinese contro chiunque abbia incrociato il suo cammino. D'altra parte, però, è risaputo che i friulani fanno più fatica ad essere devastanti tra le mura amiche che lontano dal Friuli, e proprio per questo una squadra come quella di Simeone, ritrovata dal punto di vista psicologico, può risultare ostica più che mai per chi ovviamente prima o poi dovrà attaccare, lasciando inevitabilmente scoperti degli spazi in chiave difensiva.

Il Catania dovrà quindi sfruttare proprio quegli spazi, attendendo l'avversario in modo saggio ed evitando allo stesso tempo di sciupare le occasioni a disposizione, come già accaduto nelle precedenti gare giocate in trasferta. E per far questo probabilmente Simeone farebbe bene a mandare in campo gli stessi uomini schierati contro la Sampdoria - a parte lo squalificato Alvarez -, che certamente hanno ancora l'adrenalina a mille per aver conquistato un importante risultato in chiave salvezza. Ancor più importante sarà però credere davvero nell'impresa e partire dal presupposto che, se dipendesse dal suo rendimento esterno, il Catania sarebbe mestamente ultimo e ad un passo dalla serie B.