Cataniamania: peggio di così non si può
Credevamo di non dover più assistere a nulla di simile, che tutto ciò che di negativo si potesse vedere nella stagione del Catania si fosse esaurito con l'umiliante eliminazione subìta in Coppa Italia contro il Siena. Non era così, come se non fosse abbastanza, perchè probabilmente contro la Fiorentina si è visto uno spettacolo ancora più duro da digerire e forse più difficile da gestire. Questa squadra ha paura e al primo episodio negativo o al primo errore si sbriciola e viene giù come un castello di sabbia investito da una piccola e debole onda. Da un lato il timore è anche giustificato, ma di sicuro così non si va da nessuna parte e scendendo in campo con questo spirito è impossibile pensare di raggiungere la salvezza. Chissà quante volte l'avrà ripetuto in settimana Maran ai suoi giocatori, che non solo sembrano aver perso ogni tipo d'entusiasmo ma non riescono a trovare la forza per rialzarsi e combattere.
Lo scenario quindi è tutt'altro che felice, ma pensare che ci sia una situazione psicologica simile quando mancano ancora diciotto giornate fa davvero rabbia. Già, la rabbia, la stessa che il tecnico rossazzurro ha fatto fatica a trattenere la scorsa settimana quando è tornato sulla panchina del Catania e che di sicuro starà provando a trasmettere alla squadra. Gli stessi sentimenti di rivalsa che Maran ha maturato in questi mesi, dopo il difficile inizio di campionato e il successivo esonero. Da mesi si continua a ripetere che bisogna cambiare registro, ma ogni volta che sembra di essere vicini alla definitiva reazione si riprende a piombare giù in modo sempre più violento. Probabilmente però nelle ultime due settimane si è davvero toccato il fondo ed è difficile pensare che si possa andare addirittura oltre.
Non c'è più nulla da perdere: la Coppa Italia è sfumata malamente e l'ultimo posto in classifica è più che mai meritato. Peggio di così cosa si può fare? Davvero nulla, perchè oltre c'è solo la retrocessione. Ma è impensabile giocare così per ben 18 giornate e tanto vale provare a dare fastidio a chiunque, sperando di ritrovare quella scintilla che finora non c'è stata e che potrebbe miracolosamente riaccendere la corsa salvezza. L'Inter da un lato sarà un avversario inarrivabile, soprattutto in questo momento e sul proprio campo, dall'altro però vive un momento di confusione molto simile a quello del Catania. Un punto debole c'è senz'altro, va cercato e trovato. E anche se dovesse andare in vantaggio, come dicono i favori del pronostico, sarà importante non smettere di correre.