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    Cataniamania:| È Montella il vero rischio?

    Cataniamania:| È Montella il vero rischio?

    Dopo l'addio a Simeone, si stringe sempre di più il cerchio attorno a Vincenzo Montella per il ruolo di futuro allenatore del Catania. Nella giornata di ieri, infatti, Pietro Lo Monaco ha incontrato il tecnico napoletano per un primo ma importante sondaggio sulle intenzioni dell'aeroplanino di diventare il successore del Cholo nella prossima stagione, e rimandando di qualche giorno la decisione definitiva sul suo eventuale futuro in rossazzurro. Tale attesa, a quanto pare, dovrebbe dipendere da un altro incontro già fissato settimane fa da Lo Monaco con l'ex tecnico del Gubbio, Vincenzo Torrente, che però si dice non visiterà Catania ma si limiterà ad incontrare il numero due rossazzurro a Milano. Questi, dunque, potrebbero essere segnali chiari che l'incontro importante potrebbe essere stato davvero quello con Montella, che ieri avrebbe convinto Lo Monaco a puntare su di lui e ad incontrare Torrente solo per formalità, magari per ringraziarlo della disponibilità e dargli solo un affettuoso arrivederci. A questo punto quindi è normale chiedersi se sarà davvero così o se Pietro Lo Monaco lascerà ancora la porta aperta all'allenatore salernitano o ad altri colleghi come Marcolin e De Canio, ultimamente accostati alla società etnea.

    Poichè al momento, però, la soluzione Montella sembra quella maggiormente accreditata, è lecito chiedersi se questa potrebbe essere anche quella più giusta e proficua per il Catania, i cui tifosi ricordano certamente i flop di tecnici alla prima esperienza o con poco carattere, temendo quindi che l'allenatore napoletano possa rivivere un film già visto negli anni scorsi con avvicendamenti a metà stagione. E' anche vero però che in fondo Montella, seppur per poco tempo, quest'anno ha vissuto un'esperienza tanto forte quanto importante con giocatori di qualità e difficili da gestire come quelli della Roma, acquisendo così un bagaglio d'esperienza già pesante in poche settimane. Proprio per questo, se davvero il nuovo allenatore del Catania dovesse essere lui, magari sarà il caso di dargli quella fiducia iniziale mai ricevuta da alcuni dei suoi predecessori sulla panchina rossazzurra, permettendogli così di trovare un ambiente favorevole nel quale iniziare a lavorare senza ostilità e con un minimo di armonia a circondarlo.

    Il dubbio più grande, piuttosto, dovrebbe essere legato alla consistenza degli arrivi in rossazzurro, tra i quali sembra farsi strada quello dell'attaccante del Torino, Rolando Bianchi, da sempre pupillo di Lo Monaco. Per il resto, infatti, tra le tante partenze annunciate, sulle quali spiccano quelle di Silvestre e Maxi Lopez, oltre agli addii già consumati di Terlizzi, Bergessio e Carboni, all'infuori di quelli di Montella e Bianchi non è ancora venuto fuori nessun altro nome importante di qualche giocatore che potrebbe arrivare a Catania rimpiazzando in maniera opportuna i partenti, lasciando pensare che - come già accaduto negli anni passati - all'ombra dell'Etna potrebbero invece sbarcare tante altre scommesse. Siamo ancora ad inizio giugno, è vero, e il calciomercato inizierà ufficialmente solo tra ventotto giorni, ma tutti sanno che spesso il Catania completa il proprio organico nella prima parte dell'estate. Ed è per questo che, pur non dubitando della maturazione di chi resterà a Catania e del blasone dei due nomi già fatti, ci si chiede comunque se solo due nomi di grido potranno bastare a disputare un campionato all'altezza delle aspettative.

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