Cataniamania:| I venti giorni di Montella
Dopo il pareggio esterno a suon di goal sul campo di Novara, l'ambiente rossazzurro continua forse a masticare ancora amaro per quel che poteva essere e ancora una volta non è stato. E' certo, infatti, che il Catania poteva andare ben oltre il 3-3 conquistato sul campo degli azzurri, e che se avesse vinto non avrebbe rubato nulla a nessuno. D'altra parte, però, bisogna riconoscere che se l'arbitro non avesse ravvisato un fuorigioco inesistente su un goal di Delvecchio, i rossazzurri sarebbero andati sul 2-0 e la partita avrebbe anche potuto prendere una piega decisamente diversa. Con i 'se' e con i 'ma' però non si va da nessuna parte, e i fatti dicono che il Catania era andato in vantaggio ben due volte ed è stato raggiunto sul pari in entrambe le occasioni, e addirittura superato con la rete del 3-2 di Jeda, prima di giungere al definitivo 3-3 grazie al goal a tempo scaduto di Gomez. In ogni caso è anche vero che, a parte lo 0-4 sul campo del Palermo, difficilmente si ricordano tante reti segnate lontano dal 'Massimino' da parte della squadra etnea.
A prescindere quindi dall'ennesima mancata vittoria, dalla trasferta di Novara qualcosa di buono bisogna pur prendere, e senza dubbio si deve dare atto a Montella di aver scelto ancora una volta gli uomini giusti da mandare in campo. Il tecnico dunque sta continuando ad impressionare positivamente i tifosi etnei per le sue decisioni, ma è normale pensare che sia ancora presto per giudicare se quel giovanissimo allenatore che fino a meno di cinque mesi fa allenava ancora la Roma, alla sua prima avventura su una panchina da professionista, sia già pronto per essere giudicato maturo anche grazie ai primi risultati ottenuti alla guida del Catania. E così Montella la possibilità ce l'avrà subito, e lui lo sa bene, perchè è il primo a pensare che i prossimi giorni potrebbero essere decisivi non solo per l'opinione pubblica sul suo operato ma addirittura per la sua panchina.
I rossazzurri, infatti, in queste prime quattro giornate hanno conquistato sei punti (che non sono pochi) perdendo una sola partita, ma per il gioco espresso avrebbero anche potuto fare di più, e forse sarebbe stato meglio sia per la squadra che per il suo tecnico. Il motivo di tale riflessione è semplice, e lo si evince guardando il calendario delle prossime cinque partite di campionato che dovranno affrontare i rossazzurri. Dopo la sosta per la Nazionale, infatti, il Catania avrà subito l'arduo compito di ospitare al 'Massimino' un'Inter ferita e arrabbiata, e subito dopo dovrà giocare due partite in trasferta insidiosissime sui campi di Fiorentina e Lazio, con quest'ultima in turno infrasettimanale. Se qualcuno pensa che le sfide 'complicate' siano finite qui si sbaglia di grosso, perchè solo tre giorni dopo il match sul campo dei biancocelesti il Catania dovrà affrontare il Napoli al 'Massimino', e nel turno successivo farà visita al Milan, completando un tour de force di impegni da far venire i brividi a chiunque.
Cinque partite pazzesche quindi, tutte in soli venti giorni, come in venti giorni potrebbero delinearsi il futuro di Montella e la reale qualità della rosa a sua disposizione. Non è opportuno però fare calcoli e stabilire un minimo di punti da fare, perchè contro certe squadre bisogna sempre scendere in campo per dare il massimo e per provare a fare il colpaccio. Si prepari bene, dunque, il tecnico rossazzurro, perchè lo aspettano venti giorni davvero terribili, dopo e durante i quali potrebbe accadere davvero di tutto, sia in positivo che in negativo. Ecco perchè sarà importantissimo trovare da subito la giusta concentrazione per affrontare con la massima determinazione cinque delle sette sorelle del campionato italiano, oltre a Juventus e Roma, in appena tre settimane.