Dopo le fatiche di un lunghissimo recupero per Pablo Barrientos, la vita rossazzurra comincia adesso. Lo stesso giocatore, intervenuto in conferenza stampa ha sottolineato le difficoltà incontrare per recuperare dopo il lungo periodo di stop forzato: “Il rodaggio della scorsa stagione, tra interventi, riabilitazione, cure e recuperi sul campo, sembra essere terminato. Sto bene, sì. Non mai pensato di smettere. Mi stimolava l’idea di poter tornare più forte di prima. L’unica paura era non poter recuperare per via della gravità dell’infortunio. Invece sono qui, non vedo l’ora di cominciare questo campionato“.

Barrientos parla del suo ruolo in campo: “Mi va bene qualsiasi soluzione. In Russia e nel San Lorenzo, in Argentina, ho giocato come esterno sinistro, ma anche destro. Nessun problema, decide il tecnico a seconda delle esigenze del gruppo. Fare bene con il Catania è la mia priorità, poi vorrei tornare in Nazionale, ma la strada è molto lunga“.

In Argentina lo considerano un po’ come Messi, ma Barrientos glissa: “Esagerazioni. Messi è un talento mondiale“.

Il “Pitu” svela le persone che sono state vicine a lui in questo periodo difficile: “Fino a oggi ho parlato con Lavezzi, l’altro giorno con Sosa del Bayern ho chiacchierato di pallone per ore. Un altro dei calciatori con cui mi sento spesso è Santana, reduce dal Mondiale disputato con la nazionale del Paraguay. Ringrazio la mia famiglia, i compagni rossazzurri, la società che ha scommesso sul mio nome, prendendomi nonostante l’infortunio. Non è da tutti, per questo spero di ringraziare al più presto, e con i fatti, presidente e direttore“.

Prime sensazioni dopo la prima amichevole a Rumo: “Sono nel gruppo, con una gran voglia di giocare. Dopo l’amichevole mi sono sentito a posto fisicamente. Ecco, il fatto di sentirmi bene è una bella sensazione. Il ginocchio ha risposto come speravo“.