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    Cataliotti: oriundi in Nazionale, ecco cosa dicono i regolamenti

    Cataliotti: oriundi in Nazionale, ecco cosa dicono i regolamenti

    Conte convoca Eder e Vazquez in nazionale ed ecco che scoppia la polemica. Gli oriundi devono o non devono giocarein Nazionale? Calciomercato.com lo ha chiesto all'Avv. e Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, esperto di diritto calcistico titolare dei corsi di formazione per chi sogna di lavorare nel mondo del calcio (per maggiori info si rimanda al sito www.footballworkshop.it).

    Mi limito a rispondere che gli oriundi, se convocati, possono giocare purché ricorrano determinati presupposti. Senza entrare nel merito delle polemiche circa la "convenienza" o meno di far scendere in campo i calciatori con doppia nazionalità, occorre comunque ricordare che le chiamate in Nazionale sono disciplinate non da norme nazionali, bensì da norme calcistiche internazionali e precisamente da quelle della FIFA. In particolare, gli articoli dello Statuto della FIFA evidenziano che un calciatore con doppia nazionalità per acquisire una nuova "nazionalità calcistica" e che non abbia disputato incontri ufficiali internazionali (altrimenti gli verrebbe preclusa la partecipazione ad incontri ufficiali con un'altra nazionale!), ha il diritto di giocare per un'altra squadra rappresentativa solo a condizione che egli soddisfi uno dei seguenti criteri: a) il calciatore è nato nel territorio dell’associazione interessata; b) la madre o il padre biologici del calciatore sono nati nel territorio dell’associazione interessata; c) il nonno o la nonna del calciatore sono nati nel territorio dell’associazione interessata; d) il calciatore ha vissuto continuamente nel territorio dell’associazione interessata per almeno cinque anni dopo il raggiungimento del 18° anno di età. 

    Ne deriva che se un calciatore è, ad es., nato in Brasile ma ha i genitori o i nonni nati in Italia potrà essere chiamato a rappresentare la nazionale italiana. O ancora, altro esempio, un calciatore potrebbe aver acquisito un'altra nazionalità per matrimonio, ed ecco scattare la possibilità di giocare con la nazionale italiana nonostante neppure genitori o nonni siano nati in Italia; la suddetta possibilità scatta solo in presenza della condizione che il calciatore stesso abbia vissuto continuativamente nel territorio della Federazione italiana per almeno 5 anni dopo il compimento del 18° anno di età.

    Concludendo, potrebbe essere convocato nella nazionale italiana non solo chi non sia nato in Italia, ma anche chi non abbia neppure genitori e nonni nati in Italia!

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