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    Cataliotti: le regole sul tesseramento degli extracomunitari

    Cataliotti: le regole sul tesseramento degli extracomunitari

    Tra poco più di 10 giorni prenderà il via la sessione estiva del calciomercato e, come ogni anno, gli addetti ai lavori - procuratori e direttori sportivi - dovranno districarsi tra le ultime novità normative disciplinanti i tesseramenti dei calciatori nel nostro campionato.

    Calciomercato.com ha posto all'avv. e procuratore sportivo Jean-Christophe Cataliotti, titolare dei workshop di Reggio Emilia per aspiranti procuratori sportivi (info su www.footballworkshop.it), alcune domande sulle nuove regole.

    Cataliotti quali sono le novità più salienti?
    Sono principalmente due. La riforma sul tetto delle rose delle squadre di serie A e le norme sul tesseramento di nuovi calciatori extracomunitari in serie A.

    Qual è la novità circa il tetto delle rose di serie A?
    Spazio ai giovani! Le rose delle squadre di serie A, infatti, dovranno essere composte da 25 calciatori, di cui 4 cresciuti in Italia e altri 4 cresciuti nel vivaio dello stesso club nel quale sono già tesserati.

    E per quanto riguarda il tesseramento di nuovi calciatori extracomunitari in serie A?
    Le società - secondo quanto stabilito dal Consiglio Federale nel novembre del 2014 - potranno tesserare un massimo di due calciatori extracomunitari a condizione che uno vada a sostituire un altro extracomunitario, mentre l'altro abbia un comprovato curriculum sportivo, vale a dire abbia confezionato l'inserimento in lista gara per almeno due gare ufficiali della propria Nazionale di categoria nella stagione 2014/2015 o per cinque gare ufficiali della propria Nazionale di categoria in carriera. Da evidenziare che questo richiamo alle presenze in nazionale è conditio sine qua non per essere tesserati nel campionato inglese, seppure in UL le condizioni di tesseramento per gli extracomunitari siano ancora più stringenti (i calciatori extracomunitari nei campionati inglesi devono aver collezionato un numero elevato di presenze, intorno al 70% di quelle disputate dalle rispettive nazionali!). 
    Va posto in rilievo che le norme suddette vanno applicate a quelle società di serie A che, alla data del 30 giugno 2015, avranno più di due calciatori extracomunitari tesserati per esse a titolo definitivo.
    Regole diverse vanno, invece, applicate alle società di serie A che, alla data del 30 giugno, non avranno calciatori extracomunitari tesserati per esse a titolo definitivo o ne avranno uno solo tesserato a titolo definitivo. Queste società potranno, infatti, tesserare per la stagione sportiva 2015-2016, senza alcun vincolo di sostituzione di altro loro calciatore, calciatori extracomunitari provenienti dall'estero fino al raggiungimento di un massimo di tre calciatori non comunitari.

    E per quanto riguarda il tesseramento dei calciatori extracomunitari in serie B?
    E' rimasta l'apodittica norma secondo la quale le società che disputeranno il campionato di serie B nella prossima stagione non potranno tesserare calciatori extracomunitari provenienti dall'estero.

    E per quelle di Lega Pro?
    Così come quelle di serie B, anche quelle che disputeranno i campionati di Divisione Unica non potranno tesserare calciatori extracomunitari provenienti dall'estero, né tesserare con lo status di professionista calciatori di detti paesi già tesserati in Italia con status diverso da quello di professionista, fatta eccezione per le società neo promosse in Divisione Unica che potranno stipulare contratto da professionista con i calciatori dilettanti di detti paesi, già per esse tesserati nella stagione sportiva 2014/2015. In pratica, il calciatore extracomunitario il tesseramento nei professionisti se lo deve guadagnare. 

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