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    Castro (all. Shakhtar): 'Difficile sostituire Fonseca, ha lasciato molto in Ucraina'

    Castro (all. Shakhtar): 'Difficile sostituire Fonseca, ha lasciato molto in Ucraina'

    Alla vigilia dell'andata degli ottavi di finale di Europa League tra Roma e Shakhtar Donetsk, ha parlato il tecnico degli ucraini Luis Castro. Le sue parole:

    Quest’anno avete già giocato contro l’Inter e vi siete schierati a tre. La Roma gioca con la difesa a tre, pensate di cambiare il vostro modulo o rimarrete con il 4-1-4-1?
    Il modo di giocare non sempre influisce sulla tattica, le cose più importanti sono l’impegnano e la mentalità dei giocatori, non la loro posizione in campo. Proveremo a giocare in modo che si aprano degli spazi per attaccare i nostri avversari. Possiamo cambiare il nostro piano tattico, ma anche rimanere come abbiamo sempre fatto. Per noi è importante passare questo turno ed è importante anche il ritorno a Kiev.

    Che tipo di eredità le ha lasciato Fonseca?
    Fonseca ha lasciato un fantastico gruppo di giocatori. Anche dal punto di vista amministrativo, tutto funziona ed è collaudato, anche grazie a quanto fatto da lui. Qui ha vinto tanto è stato difficile sostituirlo. Ha lasciato una grande eredità.

    Domani sarà più importante difendere o provare a segnare un gol fuori casa?
    Sarà fondamentale non subire troppo, rimanere con le posizione allineate in mezzo al campo e concedere poco. La qualificazione si giocherà tra l’andata e il ritorno, domani dovremmo essere soprattutto disciplinati. Proveremo certamente a segnare, aprendo la difesa della Roma, però vogliamo anche organizzare la nostra difesa chiudendo gli spazi dietro. Sappiamo benissimo che giochiamo contro una delle squadre più forti, una delle candidate a vincere l’Europa League. Noi dobbiamo fare il nostro gioco, questa è la cosa più importante.

    Fonseca conosce bene pregi e difetti dello Shakhtar, lei pensa che questo possa essere determinante per la sfida?
    Quando prepariamo la partita noi mostriamo video sia individuali che di squadra. Ciò che non sappiamo però è la capacità di reagire, la mentalità di quella squadra, non possiamo saperlo a priori. Sappiamo come si comportano in campo tatticamente, ma non quello che provano nella testa. Fonseca da questo punto di vista ha un grande vantaggio, perché conosce il comportamento dei nostri giocatori. Io ho fiducia, come sempre, nei miei uomini. Credo soltanto che loro dovranno seguire i compiti che gli verranno affidati. Sono convinto che possiamo vincere dovunque e contro chiunque, la cosa importante è l’atteggiamento messo in campo.

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