Castori e Bonaventura, le 'bandiere' di San Severino si danno appuntamento in Serie A
E’ iniziato tutto così, come in una favola, a San Severino Marche, in provincia di Macerata, un comune culla di patrimoni artistici e... di uomini di calcio. Fabrizio Castori e Giacomo “Jack” Bonaventura hanno entrambi un forte sentimento che li lega alla propria città ed al territorio, sono i portabandiera, se così vogliamo dire, i quali conducono in alto questa “piccola” realtà dell’entroterra maceratese. Con le loro brillanti carriere stanno riempiendo d’orgoglio anche il cuore dei propri conterranei.
Il percorso di allenatore di Fabrizio Castori è iniziato a Belforte, comune a 16km di distanza dalla sua città natale. È stata una lunga gavetta quella di mister Castori, Camerino, Urbisaglia, Tolentino, questi sono solo alcuni dei comuni allenati in carriera nel maceratese, poi qualche avventura in Abruzzo, due anni alla Salernitana. All’improvviso, il salto nel campionato di Serie A, nel 2015, con il Carpi, per la prima volta alla conquista della massima serie. Ma l’allenatore marchigiano ha sempre sperato di riportare un club in alto, e quest’anno ci è riuscito, ad 11 anni di distanza dall’ultima volta, con la Salernitana. Un ritorno dunque con il botto. Il suo gioco innovativo, la sua nuova idea di fare calcio, ha dato i frutti sperati.
Jack Bonaventura ha cominciato la sua carriera di calciatore nella Virtus Castelvecchio, per poi passare alla San Francesco ’93 di Cingoli e alla Settempeda. L’ultima avventura nel suo territorio natale è quella nelle fila del Tolentino, dove poi venne notato per la sua visione di gioco da Bongiorno, osservatore dell’Atalanta. Giacomo ha dunque lasciato San Severino molto presto, era un ragazzino, ma nonostante ciò non ha mai dimenticato le sue radici, anzi ne è fiero e molto orgoglioso. Con l’Atalanta ha esordito in A, poi il trasferimento verso il suo grande amore, il Milan, ed oggi, la Fiorentina. Jack può dare ancora tanto al calcio italiano, Bonaventura è un esempio di professionalità e di passione per il calcio.
Per uno strano gioco del destino, il percorso calcistico dei due settempedani non si è mai incontrato, se non, nel massimo campionato di Serie A, quando Castori allenava il Carpi e Jack era al Milan. Ora la storia si può ripetere con il centrocampista nelle fila della Fiorentina ed il mister alla Salernitana. Nella prossima stagione, i due marchigiani, sono pronti a darsi quell’abbraccio che avrà il sapore, l’inebriante profumo, di casa.
Il percorso di allenatore di Fabrizio Castori è iniziato a Belforte, comune a 16km di distanza dalla sua città natale. È stata una lunga gavetta quella di mister Castori, Camerino, Urbisaglia, Tolentino, questi sono solo alcuni dei comuni allenati in carriera nel maceratese, poi qualche avventura in Abruzzo, due anni alla Salernitana. All’improvviso, il salto nel campionato di Serie A, nel 2015, con il Carpi, per la prima volta alla conquista della massima serie. Ma l’allenatore marchigiano ha sempre sperato di riportare un club in alto, e quest’anno ci è riuscito, ad 11 anni di distanza dall’ultima volta, con la Salernitana. Un ritorno dunque con il botto. Il suo gioco innovativo, la sua nuova idea di fare calcio, ha dato i frutti sperati.
Jack Bonaventura ha cominciato la sua carriera di calciatore nella Virtus Castelvecchio, per poi passare alla San Francesco ’93 di Cingoli e alla Settempeda. L’ultima avventura nel suo territorio natale è quella nelle fila del Tolentino, dove poi venne notato per la sua visione di gioco da Bongiorno, osservatore dell’Atalanta. Giacomo ha dunque lasciato San Severino molto presto, era un ragazzino, ma nonostante ciò non ha mai dimenticato le sue radici, anzi ne è fiero e molto orgoglioso. Con l’Atalanta ha esordito in A, poi il trasferimento verso il suo grande amore, il Milan, ed oggi, la Fiorentina. Jack può dare ancora tanto al calcio italiano, Bonaventura è un esempio di professionalità e di passione per il calcio.
Per uno strano gioco del destino, il percorso calcistico dei due settempedani non si è mai incontrato, se non, nel massimo campionato di Serie A, quando Castori allenava il Carpi e Jack era al Milan. Ora la storia si può ripetere con il centrocampista nelle fila della Fiorentina ed il mister alla Salernitana. Nella prossima stagione, i due marchigiani, sono pronti a darsi quell’abbraccio che avrà il sapore, l’inebriante profumo, di casa.