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Castillejo, il 'soldatino' di Pioli è l'ideale per Rangnick: ora è fondamentale
DA 4-4-2 - Verticale, pronto al sacrificio, un laterale più da 4-4-2, il modulo preferito dall'allenatore tedesco, che da 4-3-3, quello utilizzato fino a prima dell'avvento di Pioli, ieri, contro il Lecce, ha mostrato tutto quello che c'è nel suo arsenale: corsa, sacrificio e qualità. Ed è arrivato anche il gol, non prettamente nelle sue corde, infatti è il primo stagionale, che sicuramente male non fa. E c'è il suo zampino anche nella rete del 2-1 di Bonaventura: è lui che appoggia a Calhanoglu, facendo collassare la difesa su di sé (ne arrivano 3, poi uno si stacca e segue la sovrapposizione di Conti) lasciando spazio al turco per il tiro. 3 tiri, 2 in porta, un gol: un countdown che ha portato alla vittoria rossonera, il modo migliore per riprendere con la Serie A.
CORSA E VELOCITA' - Ago della bilancia in un Milan offensivo, la freschezza dello spagnolo è fondamentale per garantire equilibrio a una squadra che ha dimostrato di essere unita e compatta. Anche contro la Juve, dopo la prima mezzora in apnea, è venuta fuori un'unità di intenti che ha tenuto botta, in 10 contro 11, con la squadra di Sarri. Castillejo era assente, e la sua velocità, attaccando la profondità, avrebbe fatto sicuramente comodo a Pioli. E farà comodo a Rangnick. Esterno di fascia che ama anche entrare dentro il campo non per fare solo come Suso (cercando la conclusione o la palla sul secondo palo) ma anche per lasciare spazio libero al terzino o al trequartista che taglia davanti a lui, così da andare a occupare l'area di rigore. E magari fare gol. Come è successo ieri. E come può succedere in futuro.