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    Ex dirigente Juve: 'Melo? Fallimento'

    Ex dirigente Juve: 'Melo? Fallimento'

    Renzo Castagnini oggi è ds del Brescia. Ma nel 2009 era alla Juventus e assieme ad Alesso Secco decise di puntare tutto su Felipe Melo. Un affare da 25 milioni, il responso del campo però fu pessimo. "Sì, oggi non ho problemi ad ammettere che non fu un acquisto azzeccato, ma ciò non toglie che si trattava, e si tratta, di un giocatore di grandissima qualità. La scelta quindi era giusta". Castagnini racconta il suo acquisto a Calciomercato.com.

    Alla Fiorentina, l’anno prima, Melo aveva fatto vedere ben altro.
    "Era stato protagonista di grandi giocate, e noi eravamo convinti che fosse destinato a diventare un campione".


    Perché le cose a Torino non andarono per il verso giusto?
    "Nel calcio succede. Il giocatore forse stava attraversando un periodo particolare, di crescita, evidentemente non aveva ancora raggiunto la giusta maturità, in partita passava da un’espulsione a un infortunio a un’ammonizione. Non fu colpa della Juve, il ragazzo in bianconero aveva tutto per dare il meglio. Ma non ci riuscì. Fu colpa sua, ma poi si è riscattato".

    Melo all’Inter è già un leader.
    "Ha trovato il giusto equilibrio, è diventato consapevole della sua forza, magari anche in famiglia si sente realizzato. Insomma, dal punto di vista caratteriale è cambiato. Ora è un giocatore potente, che ha forza ma anche tanta qualità, che sa fare gol e li fa in tutti i modi, su punizione o di testa".

    Mancini lo ha voluto fortissimamente.
    "E ha fatto un colpaccio. Lui lo conosceva già, l’aveva avuto al Galatasaray, ne aveva apprezzato la crescita caratteriale e tecnica. Ha fatto bene a puntare su di lui".

    Ora Melo è l’emblema di una squadra, l’Inter, che ha vinto cinque partite di fila ed è capolista. Ma non ha convinto sul piano del gioco.
    "Cinque partite di fila non si vincono per caso, la squadra c’è, è solida. Ha tutto per restare in alto. Sì, ora è la favorita per lo scudetto, anche perché ha un allenatore vincente. E un giocatore di grossa cilindrata come Melo. Una fuoriserie. Il gioco? Arriverà anche quello".

    Luca Borioni


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