Cassano svela: 'La Roma aveva venduto Totti al Chelsea. Non volevo andare alla Juve. Quando chiamò Moratti...'
Sempre esplosivo Antonio Cassano nelle sue dichiarazioni. L'ex attaccante tra le altre di Inter e Roma ha rivelato un aneddoto di mercato nel corso di una diretta su Twitch con Vieri e Adani: "Ero affezionato e sono affezionato alla Roma, sarei rimasto per tutta la carriera. Nel 2004 torno dopo un grandissimo Europeo. Totti aveva sbagliato, sputando a Poulsen. C'era ancora Baldini dentro e Totti era stato venduto al Chelsea. Io dovevo essere il futuro della Roma, venivo da un campionato clamoroso, avevo 22 anni e il mondo ai miei piedi. Ovviamente Totti lo viene a sapere, se la lega al dito e poi sono nati problemi. Io me ne sono andato per il rinnovo, perché mi hanno promesso una determinata situazione e poi si erano rimangiati la parola. A me ha chiamato Moratti, il giorno di Natale. Siccome il mio numero di telefono non lo do a nessuno, lui aveva quello di mio cugino. Quando gli ha telefonato ha detto 'Ciao Antonio sono Moratti'. Lui ha risposto: 'Sì, io sono Berlusconi'. E ha chiuso il telefono". SULLA JUVE - "Io pensavo di andare all'Inter, a un certo punto mi chiama Bronzetti e mi dice 'Anto, ti vuole il Real Madrid". Periodo dei Galacticos, come faccio a dire no al Real Madrid. Avevo il dubbio, ma come facevo. Prima ancora mi ricordo che il Bari aveva un accordo per cedermi alla Juve a 50 miliardi. Dopo 3 giorni mi chiama il procuratore e mi dice che la Roma aveva offerto 65 miliardi. Ho scelto per lo stipendio, ma alla Juve non volevo andare perché sarei durato 3 giorni. Faccio la presentazione, il primo allenamento e al terzo giorno mi cacciano via. Non era per me".