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  • Cassano in ospedale:| Mazzone 'Molto preoccupato'

    Cassano in ospedale:| Mazzone 'Molto preoccupato'

    LaRomasiamonoi.com ha raggiunto in esclusiva Carlo Mazzone, storica icona del mondo giallorosso. In un’intervista a 360 gradi, abbiamo approfondito con lui diverse tematiche di attualità.

    Carlo, oggi Giorgio Rossi (storico massaggiatore della Roma) compie 81 anni?
    “Rivolgo i miei più sentiti auguri a Giorgio. Con me è stato sempre molto carino e disponibile. Avrei tanti aneddoti da raccontare, ma dovendo citarne uno mi piace ricordare quando lo incontrai a Cagliari da avversario (negli anni ’90). Quando si avvicinò per salutarmi si commosse. Questa è un’immagine molto tenera che non dimenticherò mai”.

    Venendo alla nostra Roma, che idea ti sei fatto di Luis Enrique?

    “E’ un tecnico molto preparato. In tempi non sospetti dissi che avremmo dovuto avere pazienza per raccogliere i frutti del suo lavoro. Mi meraviglio adesso di tante critiche”.

    Insistere su questa strada, dunque, è la scelta giusta?
    “Direi proprio di sì. L’interà città di Roma è chiamata ad una grande prova di maturità. Per agevolare la crescita dei tifosi serve la comprensione dei tifosi”.

    Un giudizio sui giocatori:
    “Il loro valore è fuori discussione. Sono molto giovani, e questo ovviamente è l’unica pecca. Credo che la difficoltà maggiore per loro sia quella di ambientarsi. Diamogli tempo”.

    L’assenza del capitano si fa sentire. Quanto incide, numeri a parte, sul rendimento dei compagni?

    “E’ una mancanza pesante. Totti si fa sentire in campo anche con una parola, con un gesto… Senza di lui la squadra perde in personalità, oltre che in qualità ovviamente”.

    Un tuo messaggio ai tifosi della Roma?
    “Avere e pazienza e fiducia in squadra e società. Attraverso i risultati negativi si cresce. Non dobbiamo infatti dimenticarci che il possesso palla ed il gioco sono elementi fondamentali per diventare grandi. Io stesso li predicavo sempre quando allenavo”.

    Antonio Cassano è ricoverato al Policlinico di Milano. Un  pensiero?

    “Sono davvero molto preoccupato. Ho voluto e voglio tuttora  molto bene ad Antonio. Auguro a lui una pronta guarigione, nella speranza di vederlo presto al lavoro di sempre”.


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