Il Milan su Pato: 'Tornerà più forte di prima'. Cassano: 'Che paura di morire!'
In esclusiva ai microfoni di Sportmediaset è intervenuto l'attaccante del Milan Antonio Cassano, che, a proposito del problema cardiaco che lo ha colpito qualche mese fa, dichiara: "Devo dire la verità: un po' di paura l'ho avuta, specialmente per i miei cari, qualche giorno prima dell'operazione. Per circa 36 ore non ci ho capito più nulla, facevo fatica a parlare, non ricordavo cosa mi succedeva, ma l'importante, ora, è che sia tutto passato: dal Real Madrid al Barcellona, da Mourinho a Del Neri e anche Iniesta, tutto il mondo mi ha chiamato. Ho capito quanta gente tenga a me, prima come uomo che come calciatore. Mi aspetto applausi da chi mi tifa, chi mi fischia vuol dire che mi teme, non è cambiato nulla. Possono fischiare, ma mi ha fatto piacere che tutti i tifosi hanno capito il problema che ho avuto e per questo li ringrazio."
Cassano continua ringraziando la sua società, il Milan: "Se tutto questo mi fosse successo in un'altra società non so se mi avrebbero curato come mi hanno curato gli specialisti del Milan: voglio ringraziare il presidente Berlusconi, Barbara e il dottor Galliani che nel periodo per me più buio mi è stato molto vicino. E soprattutto voglio ringraziare chi mi ha salvato la vita, il dottor Tavana: se non ci fosse stato lui a prendermi per i capelli non so se a quest'ora ero ancora in questo mondo."
L'attaccante barese ha anche un pensiero per Cesare Prandelli, ct dell'Italia: "La cosa fondamentale per me era tornare a vivere, ma una grande spinta per rientrare sui campi me l'ha data anche Cesare Prandelli. È stato fondamentale per il mio recupero: l'ha sempre detto a tutti e specialmente a me che mi avrebbe aspettato fino all'ultimo momento."
Cassano continua sulla sua attuale forma fisica: "Se sono curioso di rivedere come sono i miei piedi? Quelli sono sempre buoni, è la forma fisica che bisogna valutare, se sono ingrassato. Se torno è sto bene allora ok, se mi accorgo che non sto più bene ringrazio tutti e me ne vado a casa: voglio che la gente si ricordi del Cassano buono, non voglio fare compassione".
Il numero 99 del Milan commenta la recente sfida dei rossoneri contro il Barcellona: "Giocare contro Messi è dura: puoi essere Cristiano Ronaldo, Rooney, Cassano o Ibrahimovic ma se Messi sta bene allora è molto dura. Mourinho dice che è difficile batterli in casa? È difficile batterli perché sono più forti degli altri, poi le polemiche fanno parte del cinema che qualche personaggio vuole fare. Il Barcellona è imbattibile: solo se un vulcano esplode e sono costretti a farsi 40 ore di pullman allora puoi batterli."
Antonio Cassano continua facendo un pronostico del finale di campionato: "Lo vince il Milan, mica stiamo qui a pettinare le bambole: loro dicono che devono farci sputare sangue, ma se le vincono tutte e noi le vinciamo tutte complimenti a loro, ma vinciamo noi".
Infine un commento sulla vicenda del calcioscommesse: "Non so se sia vero quello che si dice, però penso che se qualcuno possa truccare le partite, questa persona è senza morale e dignità: deve stare fuori dal calcio, nemmeno ad allenare i ragazzi. Fuori".
Intanto il Milan è tornato a parlare di Aelxandre Pato, prendendo le distanze da Jean Pierre Meersseman, che alla Gazzetta dello Sport aveva gettato la spugna "La sua stagione è finita, e soprattutto quando sarà guarito ancora una volta saremo punto e a capo. Chi si prenderà la responsabilità di rimandarlo in campo? Non so più a che santo votarmi, ho chiesto alla mia consigliera spirituale di pregare per lui": Queste il comunicato apparso sul sito ufficiale: "Tutto l’A.C. Milan è fortemente determinato a risolvere in modo positivo e nel termine più breve i problemi muscolari di Alexandre Pato. Numerose strade sia diagnostiche sia terapeutiche restano aperte e non c’è dubbio che l’attuale situazione sarà superata in modo soddisfacente. Pato tornerà presto ancor più forte di prima".