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  • Milan, Cassano c'è:| Esame superato

    Milan, Cassano c'è:| Esame superato

    Lo sciopero gli ha negato il quarto atto dello spettacolo, ma anche senza l’ultima interpretazione Antonio Cassano ha ormai convinto il pubblico di via Turati: mantenendo questi standard di rendimento, disponibilità e testa giusta, il Milan avrà ancora bisogno di lui. Fino a un mese fa era uno dei tormentoni dell’estate rossonera: quarta scelta fra gli attaccanti, girovita generoso, Prandelli che gli ricordava la necessità di giocare per poterlo convocare, e lui che iniziava ad avere qualche (legittimo) mal di pancia. C’è stato un momento in cui l’addio di Antonio era sembrato inevitabile, e anche la soluzione più logica: rinunciare a qualche grado di nobiltà e aumentare il minutaggio nei tabellini. Un baratto doloroso ma proficuo.
     
    Esami superati Ad andargli in soccorso ci ha pensato la sua Bari. Il 10 agosto Antonio si è presentato al San Nicola con la fascia da capitano stretta attorno alla maglia azzurra. L’incastro perfetto. E Cassano ha svoltato. Ci ha messo corsa (compatibilmente con le condizioni atletiche), classe (quella  coi chili non c’entra nulla) e voglia. Troppo comodo in una situazione così, si dirà. Può darsi. E infatti i veri esami sono arrivati nei giorni successivi. Il Milan doveva affrontare nell’arco di due settimane Malmoe, Inter e Juve al Trofeo Tim, e ancora Juve al «Berlusconi ». Il tutto senza Pato e Robinho, vacanzieri postumi. In altre parole: Cassano è stato titolare «obbligato» in tutte le partite e ha avuto la possibilità di riconquistarsi il Milan. Un’occasione tutta per lui, cose che non capitano mica tutti i giorni.
     
    Fine delle voci Un’opportunità che Antonio ha sfruttato bene. A Malmoe è stato il migliore in campo, segnando il primo gol rossonero, servendo l’assist per il raddoppio del piccolo Boateng e assistendo  Ibrahimovic come il più premuroso dei papà; a Bari, contro la Juve, gli sono stati sufficienti dodici minuti per timbrare un gol da mettere nell’album dei più belli di questa estate; e a San Siro, nel Trofeo Berlusconi, non ha segnatomaha interpretato bene il ruolo di prima punta, facendo salire la squadra come si deve e andando
    più volte al tiro. Dunque: tre prove, tre buone notizie. E comed’incanto, le voci di mercato sono scomparse.  Cassano si è riconquistato il Milan, ora dovrà saperlo mantenere.

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