Cassano dice addio, si ritirano Bublé ed Elton John: Lennon imparò da Pelé
Martedì 9 ottobre, infatti, nel giorno che sarebbe stato quello del suo 78esimo compleanno, Lennon è stato ricordato da O Rei Pelé, che ha postato sui social una foto d’epoca che lo ritrae mentre suona la chitarra, corredata da parole scherzose e piene di ricordi. “Oggi sarebbe stato il compleanno del mio amico John Lennon - ha scritto Pelé - ci conoscemmo in una scuola di lingue a New York e gli ho insegnato tutto quello che sapeva sulla chitarra”. L’aneddoto risale alla metà degli anni ’70, quando il campione brasiliano giocava nei Cosmos, ultima città della propria stellare carriera.
A proposito del legame tra le due leggende, pare che nel 1966, in occasione del Mondiale in Inghilterra, il manager dei Beatles, Brian Epstein, volesse organizzare un concerto dei Fab Four nel ritiro della Seleçao. O Rei ovviamente sarebbe stato entusiasta, così come tutti i suoi compagni di squadra, ma lo spettacolo saltò per il veto del manager verdeoro Carlos Nascimento, che riteneva il concerto una possibile distrazione per la preparazione della squadra. Considerato come andò quel Mondiale per il Brasile, eliminato ai gironi dal Portogallo di Eusebio e dall’Ungheria, probabilmente un po’ di carica rock non avrebbe fatto male ai brasiliani.
Pelé che suona la chitarra insegnando l’arte delle sei corde a John Lennon fa il paio con un’altra fotografia di quel periodo, che ritrae un “talentuoso” Elton John mostrare le sue capacità di tiro in porta a un divertito George Best e ad altri calciatori dei Los Angeles Aztecs, di cui all’epoca era uno dei principali azionisti. Il Rocket Man londinese da sempre è un grande appassionato di calcio e dalla fine del 2019, con il ritiro già annunciato dalle scene musicali, avrà ancora maggior tempo da dedicare al suo Watford, squadra di cui è presidente onorario, che con Giampaolo Pozzo quest’anno ha ambizioni europee. Elton John sarà in concerto anche in Italia il prossimo maggio, all’Arena di Verona, con il suo Farewell Yellow Brick Road.
Per motivi più gravi rispetto a quelli anagrafici (il figlio è malato di cancro) annuncia il ritiro pure Michael Bublé: "Avevo pensato di morire e ora non ho più il fegato per andare avanti, andrò in pensione al top della mia carriera dopo questo mio ultimo album perfetto, il più romantico di sempre". Love, che uscirà il prossimo 16 novembre, raccoglie alcuni classici del suo repertorio (da When i Fall in Love a My Funny Valentine, da Unforgettable a I Only Have Eyes for You) oltre ad alcuni inediti come Love You Anymore, uscito l'altro ieri.
Tour d'addio che non è riuscito, sui campi di calcio della Serie C con la Virtus Entella, ad Antonio Cassano. La lettera aperta affidata dal barese al giornalista Pierluigi Pardo non sarà paragonabile a quella scritta qualche mese fa da Paul Simon (77 anni compiuti proprio ieri, un genio che con la scrittura dei testi ci sa “abbastanza” fare: riascoltare Sounds of Silence e Graceland giusto per farsi un’idea) per comunicare il suo addio alla fine del 2018, ma di sicuro evoca ricordi verso un talento che le sue canzoni d’autore le ha scritte con i piedi e del quale, almeno in termini di emozioni, sentiremo la mancanza.
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