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Caso vaccino, chiesta l’archiviazione per Andrea Scanzi
Il fascicolo del Pm ora è stato trasmesso al giudice per le indagini preliminari e sarà quest’ultimo a decidere se archiviare o meno la decisione di Scanzi.
Scanzi aveva commentato l’accaduto sui social lo scorso 22 marzo, dicendo di aver ricevuto il vaccino perché “riservista”, “panchinaro” e in qualità di caregiver familiare dei genitori. Dopo l’annuncio della richiesta di archiviazione, il giornalista non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione al riguardo.
È intervenuto nuovamente, invece, Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai. Costui ha attaccato sia Scanzi che l’emittente pubblica: “Il Pm di Arezzo conferma che Andrea Scanzi ha saltato la fila per il vaccino […] e quindi il vaccino somministrato a lui è stato sottratto a chi ne aveva maggiormente bisogno: ora che farà la Rai?”. Anzaldi fa riferimento alla retribuzione comminata dal programma “Cartabianca” a Scanzi per farlo intervenire in qualità di opinionista. Il parlamentare prosegue definendo eticamente inaccettabile che sia stato pagato “un opinionista macchiatosi di un comportamento assolutamente riprovevole”.
Insomma, nell’attesa della decisione del giudice e al di là dei suoi interventi giornalistici sempre pungenti, Andrea Scanzi farà ancora parlar di sé anche riguardo questa faccenda.