Caso Suarez, Marani non ci sta: 'Provo vergogna! La Juve tutto questo poteva evitarselo'
La Juve e il Caso Suarez. Matteo Marani, giornalista di Sky Sport, parla così, prima del derby dei bianconeri contro il Torino: “Dal punto di visto sportivo non lo so, dal punto di vista legale aspettiamo perché siamo garantisti, dal punto di vista morale è già un giudizio che condanna. Io quando vedo la cultura svilita, offesa e vilipesa in questo modo, mi riferisco all'Ateneo da docenti al Rettore, provo forte vergogna. Anche per gli stranieri lavoratori in Italia da tanti anni, che pagano tasse e faticano a superare un esame difficile come questo. Pensare che c'è uno che parla solo all'infinito, ma deve passare perché guadagna 10 milioni all'anno è vergognoso. La Juve forse tutto questo poteva evitarselo non mettendo la casella di extracomunitario su McKennie, ma non so se fosse a conoscenza del fatto che Suarez non fosse comunitario in Italia, visto che in Spagna lo è. Ma mi interessa poco e relativamente questa parte, mi interessa lo spaccato di cultura che ne esce. Oggi tutte le misure e i provvedimenti riguardano Perugia, va chiarito questo. Nel caso di Paratici siamo di fronte a un avviso di garanzia, in Italia spesso si equivoca, va a favore di una persona non è un'imputazione di reato. Giusto essere garantisti in tutte le circostanze, non per tifo o per maglia, quando riguarda Napoli, Lazio, Juventus. Deve valere sempre". "Da un punto di vista morale è un giudizio di condanna. Parlo di quello che è successo all’Università di Perugia: ho un’alta considerazione della cultura, della conoscenza e del sapere, non la posso vedere svilita e offesa. I docenti che devono fare gli esami e che mandano in anticipo le domande vengono meno, non solo alla funzione pubblica, ma anche ad un principio di buon senso: tutto questo non si può fare. Provo vergogna per i tanti lavoratori stranieri che sono venuti in Italia, pagano tasse da anni in questo paese e fanno fatica a superare quel B1 perché è un esame difficile a pensare che c’è uno che è milionario e parla solo all’infinito”.