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    Caso scommesse, nelle chat di Fagioli spunta Bonucci. 'Altri due della Juve sapevano': cosa rischiano

    Caso scommesse, nelle chat di Fagioli spunta Bonucci. 'Altri due della Juve sapevano': cosa rischiano

    Nuovi sviluppi sul caso scommesse che riguardano il primo giocatore, in ordine cronologico, a essere stato coinvolto. Del problema di Nicolò Fagioli infatti qualcuno sapeva ben prima che questi si autodenunciasse ad agosto. Come riporta Repubblica, infatti, a conoscere la sua 'malattia' sarebbero stati due compagni di squadra alla Juve che, secondo le chat analizzate dagli inquirenti, avrebbero scommesso poi con lui

    BONUCCI -
    Sono spuntate delle conversazioni tra Fagioli e Leonardo Bonucci su questo tema ma non ci sarebbero poi prove effettive che il difensore puntasse. Non c'è solo l'attuale giocatore dell'Union Berlino. Per il quotidiano, sono in corso accertamenti su altri tesserati non calciatori che pure sembrerebbe conoscessero il vizio di Fagioli. Uno farebbe parte dello staff tecnico. I rischi? Il reato di omessa denuncia. Per il codice di giustizia sportiva chiunque venga a sapere di un giocatore o una società che abbia scommesso o stia per farlo, ha l’obbligo di informare “senza indugio”, specifica il codice, la procura federale. Per chi non lo fa, la sanzione è non meno di sei mesi di squalifica.

    STRATEGIA
    - Il centrocampista della Juventus ha già parlato con le autorità e ora ha l'obiettivo del patteggiamento per evitare la pena di tre anni e strappare un accordo migliore: se Fagioli patteggerà prima del deferimento potrà ottenere una pena di "soli" diciotto mesi, con la speranza di ridurla ulteriormente.

    ALLIBRATORI - Si parla di cifre esorbitanti. Da Fagioli gli allibratori avrebbero incassato in pochi mesi più di un milione di euro, dei quali trattenevano il cinquanta per cento. La polizia sta verificando se esistono gli estremi per contestare loro i reati di usura o estorsione.

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