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    Caso scommesse, i legali di Zaniolo: 'Nessun indizio a suo carico, non ha mai scommesso sul calcio'

    Caso scommesse, i legali di Zaniolo: 'Nessun indizio a suo carico, non ha mai scommesso sul calcio'

    Nicolò Zaniolo è stato ascoltato oggi per tre ore in procura a Torino: dopo Nicolò Fagioli e Sandro Tonali, si è trattato del terzo giocatore al capezzale del pm Manuela Pedrotta, titolare sull'inchiesta per il caso scommesse. Al classe '99 è contestato l'esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, previsto all'art. 4 della legge 401 del 1989.

    LA NOTA - Questa la posizione del giocatore, comunicata attraverso una nota diffusa dai suoi avvocati Tognozzi e Conte. "Zaniolo ha risposto a tutte le domande e non si è sottratto ad alcuna contestazione formulata dal PM chiarendo definitivamente la sua posizione. Non è emerso nessun indizio a suo carico circa ipotesi di scommesse su partite di calcio. Ha riconosciuto di aver giocato saltuariamente su piattaforme illegali a poker e black jack ed ha chiarito di non essere mai stato soggetto a minacce o intimidazioni. Siamo fiduciosi di chiudere presto la vicenda giudiziaria del nostro assistito", si legge nel coumnicato.
     

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