Caso scommesse, causa del Newcastle per Tonali? Il Milan ribadisce: era all'oscuro di tutto
Redazione CM
Sono ore chiave per Sandro Tonali. Il centrocampista azzurro ha ammesso di aver scommesso anche sulle partite di Brescia e Milan e lavora con la procura federale per un patteggiamento con annessa sanzione che lo terrà fuori dai campi di gioco tra i dieci e dodici mesi. Restano da definire le sanzioni accessorie, che potrebbero essere di altri sei-otto mesi. In via di definizione anche il problema del dove far scontare le "pene alternative" (quelle che lo vedranno coinvolto per fornire la sua testimonianza anti ludopatia ai più giovani e ad associazioni dilettantistiche). Tonali parteciperà in Italia, non in Inghilterra, a un programma di attività indicato dalla Figc, compatibile con i propri impegni agonistici. L'ufficialità della sanzione è attesa in queste ore e, qualora arrivasse già oggi, gli impedirà di giocare contro il Borussia Dortmund in Champions League. LA RISPOSTA - Secondo quanto scrive il Corriere dello Sport però anche il Newcastle si starebbe muovendo. Gli inglesi avrebbero infatti minacciato una causa multimilionaria nei confronti del Milan, oltre alla sospensione dello stipendio, di circa 8 milioni di euro, già dal primo giorno di stop. Da quanto appreso da calciomercato.com, il Milan non è stato contattato dal club inglese e non si aspetta che ciò avvenga in futuro. I rossoneri confermano la propria versione: erano all'oscuro della situazione e del problema di Tonali e ne hanno preso conoscenza solo con l’inizio delle indagini