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Caso plusvalenze, riparte il processo. Chiesto il -15 per il Chievo, che attacca: 'Manca una firma, Pecoraro era al mare'
IL CHIEVO SI DIFENDE - Marco De Luca, avvocato difensore del Chievo, ha parlato dopo il processo in Figc. Ecco le sue parole, riportate dall'Ansa: "Abbiamo posto le nostre ragioni anticipate con una memoria molto documentata, fatto presente che le contestazioni della Procura federale sono totalmente infondate. Per i calcoli e i valori dei giocatori, la Procura fa riferimento a certi siti internet e valori sbagliati per le transazioni negli ultimi anni. Non vedo perché le abbia potute prendere a riferimento, i valori per ragazzi sotto i 15-16 anni sono soggettivi. La Covisoc entra sempre nel merito e anche quest'anno ha ammesso al campionato il Chievo, ritenendo regolare la posizione a bilancio e gestionale". Anche in questo caso, il Chievo ha chiesto l'improcedibilità per un difetto di forma: "Qui c'è un dato di fondo, che il deferimento non è firmato dal procuratore, ci hanno detto perché il procuratore era al mare...".