Caso plusvalenze, Agnelli ricorre al TAR contro la squalifica di due anni
La vicenda plusvalenze in casa Juve si è chiusa per tutti sul fronte della giustizia sportiva - con la penalizzazione definitiva nella classifica dell'ultimo campionato di 10 punti e le condanne dei dirigenti apicali negli anni contestati - meno che per l'ex presidente Andrea Agnelli. Squalificato per due anni e inibito ad ogni livello dal Collegio di Garanzia del Coni - l'ultimo grado di giudizio - secondo quanto riferisce l'Ansa ha deciso di presentare ricorso al TAR proprio nell'ultimo giorno utile per rivolgersi alla giustizia amministrativa e provare a ribaltare la propria posizione.
LE PROSSIME TAPPE - Ad assistere Andrea Agnelli un team di legali capitanato dall'avvocato Vittorio Angiolini. Per il prossimo 27 giugno è prevista invece l'udienza - inizialmente programmata per il 15 giugno e poi rinviata per improrogabili impegni lavorativi dell'ex numero uno del club bianconero - dinanzi alla Corte Federale di Appello per discutere del suo coinvolgimento nel filone stipendi, rapporti con agenti e club partner, per il quale Agnelli ha deciso di non patteggiare, a differenza della Juventus (sanzionata col pagamento di una multa da 718.000 euro), rinunciando dunque all'ipotesi dell'accordo con la Procura FIGC e difendersi fino in fondo.
LE PROSSIME TAPPE - Ad assistere Andrea Agnelli un team di legali capitanato dall'avvocato Vittorio Angiolini. Per il prossimo 27 giugno è prevista invece l'udienza - inizialmente programmata per il 15 giugno e poi rinviata per improrogabili impegni lavorativi dell'ex numero uno del club bianconero - dinanzi alla Corte Federale di Appello per discutere del suo coinvolgimento nel filone stipendi, rapporti con agenti e club partner, per il quale Agnelli ha deciso di non patteggiare, a differenza della Juventus (sanzionata col pagamento di una multa da 718.000 euro), rinunciando dunque all'ipotesi dell'accordo con la Procura FIGC e difendersi fino in fondo.