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    Caso Neto: tutto il fastidio di Montella

    Caso Neto: tutto il fastidio di Montella

    • L.C.
    Si aspettava che la vicenda venisse gestita tutta in un’altra maniera, a partire dalla tempistica, passando per la questione comunicativa, ed invece si è ritrovato di fronte al fatto compiuto con adesso la patata bollente che passa nelle sue mani e qualsiasi decisione che prenderà, che potrebbe ritorcesi contro di lui, che ci mette la faccia, oltre che essere la persona che va a sedersi sulla panchina e dunque è il responsabile unico della gestione tecnica. Vincenzo Montella è rimasto a dir poco infastidito da come temporalmente si sono evolute le cose sulla questione Norberto Murara Neto e, la decisione di quest’ultimo di non rinnovare il proprio contratto con la Fiorentina. Deluso dal classe ’88 di Araxa, cui un anno e mezzo fa, contro tutto e tutti, aveva deciso di affidare la maglia di titolare come portiere, in quanto Montella si aspettava che quantomeno un'altra annata, oltre a questa, Neto sarebbe potuto rimanere in viola, con quest’ultimo che ne avrebbe beneficiato per crescere e maturare a Firenze; il 40enne tecnico campano non ha nascosto anche nella conferenza stampa di vigilia del match contro il Parma irritazione verso il club gigliato che ha voluto mettere fretta e pressione tutta insieme sull’ex Atletico Paranaense, sbandierando poi con un comunicato stampa la decisione assunta dall’attuale numero 1 gigliato circa la mancata volontà di estendere il proprio legame con la società viola. Ne hanno parlato a lungo ieri mattina lo stesso Vincenzo Montella ed Andrea Della Valle ed un colloquio che si sarebbe dovuto sviluppare in pochi minuti, è andato avanti per molto tempo, perché se da una parte il patron viola non ha nascosto la propria amarezza per la decisione definitiva presa da Neto, l’azionista gigliato ha lasciato libertà di scelta sulla titolarità nel ruolo di portiere, da oggi in poi, proprio al suo tecnico: un attestato di libertà d’azione vero un proprio dipendente ma anche un’assunzione di responsabilità che va oltre le semplici competenze per l’ex tecnico anche di Roma e Catania. Montella non ha nascosto che decisioni sul futuro, in particolare di una posizione in campo determinante come quella dell’estremo difensore, sarebbe stato meglio che fosse stata presa ad inizio o al termine di questa stagione, ed ha raccontato ad Andrea Della Valle come il gruppo che lui allena sia non poco rimasto turbato dai nuovi equilibri che si profilano nel reparto difensivo e di vita di spogliatoio, con un separato in casa che era titolare inamovibile, Neto appunto, fino alla fine del 2014. Chi è vicino al tecnico gigliato, uomini del suo staff ed amici, raccontano anche di come l’evoluzione recente della vicenda Neto abbia portato lo stesso Montella a fare delle riflessioni sul suo futuro a medio-lungo termine in un club che ha gestito a suo avviso troppo male una situazione tanto importante.

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