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    Caso Negreira, Barcellona nel caos: la testimonianza di un ex collaboratore

    Caso Negreira, Barcellona nel caos: la testimonianza di un ex collaboratore

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Ogni giorno che passa si porta in dote un nuovo dettaglio sull'ultimo scandalo che ha colpito il Barcellona.
    La vicenda delle consulenze pagate dal club blaugrana alla Dasnil 95 (società specializzata nella produzione di audiovisivi) di proprietà dall'ex numero due del Comité Técnico de Árbitros spagnolo, José María Enríquez Negreira, si arricchisce costantemente di aneddoti. L'ultimo dei quali viene riportato stamani da El Confidencial, testata online di giornalismo investigativo che già nei giorni scorsi ha scavato nelle varie pieghe della vicenda.
    Stavolta i giornalisti della testata hanno raccolto la testimonianza di Jorge Pautasso, componente dello staff di Gerardo “el Tata” Martino, l'allenatore argentino che ha guidato la squadra catalana nella stagione 2013-14.

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    Raggiunto telefonicamente in Argentina, Pautasso ha dichiarato di non sapere assolutamente nulla delle consulenze audiovisive sull'arbitraggio che venivano confezionate da Dasnil 95 per il Barcellona in cambio di un flusso di denaro che, secondo quanto ricostruito dalla stampa spagnola, ammonterebbe a 4,7 milioni di euro dal 2003 al 2018. Se davvero quei video venivano prodotti e messi a disposizione della società, non finivano certo nella disponibilità dei tecnici e dei calciatori. Che invece avrebbero proprio dovuto esserne i destinatari, stando alle giustificazioni che in questi giorni i vertici barcellonisti provano a far passare.

    Le relazioni scritte e i supporti audiovisivi sull'arbitraggio avrebbero dovuto essere un supporto didattico a beneficio di chi preparava le partite e di chi le giocava, affinché imparassero a interagire meglio coi giudici di gara. Ma stando a ciò che riferisce Pautasso, a chi si occupava nel 2013-14 delle cose di campo quei materiali non venivano consegnati. Una versione dei fatti rafforzata da Ernesto Valverde, che ha occupato la panchina barcellonista fra il 2017 e il 2020 e afferma di non aver mai sentito dire di quelle consulenze multimediali.
    L'idea è che per il club catalano la vicenda si faccia sempre più complicata. Nella giornata di ieri il presidente della Liga, Javier Tebas, ha affermato che l'agire del Barça è molto più grave di quello della Juventus nel caso plusvalenze. E da ciò si arguisce un suo certo rammarico per il fatto che i regolamenti della Liga abbiano permesso al club catalano di salvarsi grazie alla prescrizione. Non altrettanto bene potrebbe andare sul fronte della giustizia penale. L'indagine della magistratura, infatti, procede. E su quel versante non c'è prescrizione che metta al riparo il club di Laporta.

    @pippoevai

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