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    Caso molestie sessuali, ecco chi è l'accusatrice di Tavecchio

    Caso molestie sessuali, ecco chi è l'accusatrice di Tavecchio

    La settimana nera di Carlo Tavecchio non finisce più. Si è aperta col ribaltone della 'sua' Lega Dilettanti che l’ha costretto alle dimissioni, è proseguita con questa storiaccia delle presunte molestie sessuali alla presidente di una società di calcio femminile, ancora tutta da chiarire, e si chiude come si riaprirà la prossima: col tentativo sempre più complicato di alzare le barriere contro il commissariamento Figc. 

    Alla precarietà della situazione, e al travaglio personale di Carlo Tavecchio, contribuisce la vicenda delle presunte molestie sessuali raccontata martedì dal Corriere della Sera. Una storia uscita proprio nel momento della caduta del presidente federale e ancora piena di buchi neri. Elisabetta Cortani, presidente della Lazio calcio femminile (che nulla c’entra con la società di Lotito) che martedì ha negato alla Gazzetta di essere la grande accusatrice di Tavecchio, continua ad essere indicata come la vittima delle presunte molestie. 

    "Io non cerco pubblicità – dice alla Gazzetta dello Sport –, sarebbe stato facile, è scandaloso quanto sta uscendo su alcuni giornali". Ce l’ha con un articolo pubblicato ieri da La Verità. "Li querelo". In realtà, è il suo avvocato, Michele Cianci, che continua a veicolare informazioni e dettagli su un presunto incontro nell’ufficio di Tavecchio... "Alt – ci stoppa la Cortani –, non è più il mio avvocato, gli ho revocato il mandato stamattina". Si è inventato tutto? "Si è comportato male, non erano questi i patti. Io non volevo organizzare processi mediatici. I processi si fanno in tribunale con le denunce". Di cui, va detto, non c’è ancora traccia, sebbene l’evento incriminato risalga a più di un anno fa. Dunque? "Sarà la magistratura a fare chiarezza. Chi ha sbagliato, pagherà". 

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