Caso Matri:| Esplode la rabbia in casa Juventus
Apprende che non ci sarà il 3° cambio e lancia i guanti alla panchina. Conte: "La squadra stava andando benissimo".
Juve, esplode la rabbia di Matri.
Scena emblematica nei minuti finali di Parma-Juventus, quelli in cui ci si gioca il tutto per tutto. A bordo campo si stanno scaldando - ormai da parecchio - Mauricio Isla, Emanuele Giaccherini e Alessandro Matri. Passano i secondi, il 45’ si avvicina, eppure la convinzione, la speranza di poter entrare e magari risolvere c’è in ciascuno dei bianconeri. Del resto Conte, fino a quel momento, ha effettuato soltanto due sostituzioni: De Ceglie per Padoin, Vucinic per Quagliarella. E soprattutto Matri - che proprio sul neutro di Parma, poche settimane fa, aveva segnato una doppietta decisiva contro il Cagliari - confida nel déjà vu. Invece no: Conte dice al terzetto di mollarla lì, di tornare ad accomodarsi in panchina.
SCORAMENTO Delusione, rabbia difficile da mascherare: Matri scaglia i guanti verso la panchina. Non sembra un gesto polemico all’indirizzo di Conte - ci mancherebbe pure che un calciatore fosse contento di non poter dare un contributo nel momento del bisogno... -, ma di certo è una evidente dimostrazione di insofferenza per una situazione sempre più complicata da digerire per Matri, arrivato alla Juventus come il potenziale salvatore della patria (è uno degli acquisti più onerosi della gestione Marotta: 18 milioni) e ora costretto al ruolo di comprimario: solo 5 presenze da titolare, in campionato.
EQUILIBRI Nel caso specifico, Conte ha spiegato: «Non ho fatto il terzo cambio perché la squadra andava benissimo com’era, non volevo rompere l’equilibrio. Contro la Sampdoria ho fatto tutte le sostituzioni e abbiamo perso...». Ragionamento lecito, ma è altrettanto comprensibile che Matri non sia al settimo cielo. Tanto più alla luce del fatto che entro fine gennaio arriverà ancora (almeno) una punta con la quale dovrà misurarsi...