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Caso Lineker: studi vuoti e interviste negate dalla Premier, ma l'ad della BBC non si dimette
I due giorni successivi alla scelta non sono andati bene per l'emittente. Prima gran parte dei colleghi ha scelto di scioperare non andando in onda (Ian Wright e Alan Shearer, ex calciatori anche loro, hanno scelto di dimettersi dai rispettivi programmi) con studi semi-deserti e trasmissioni a porte chiuse. Poi la Premier League ha autorizzato i propri tesserati a non presentarsi davanti ai microfoni della BBC con molti dei protagonisti del calcio inglese che hanno preso la palla al balzo.
La polemica, infine si è spostata sui social con tantissimi utenti che hanno criticato apertamente anche l'ad Tim Davie che però, con un comunicato stampa, ha sì chiesto scusa (per la programmazione monca andata in onda), ma ha scelto di non dimettersi: "Per me sarebbe un successo far tornare in diretta Gary (Lineker) perché è insieme che diamo ai nostri spettatori quel servizio di livello mondiale che mi dispiace di non essere riuscito a garantire".