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    Caso Genoa, non solo Napoli. Tremano anche in B e all'estero

    Caso Genoa, non solo Napoli. Tremano anche in B e all'estero

    • Marco Tripodi
    La positività al covid riscontrata in 14 tesserati del Genoa non preoccupa soltanto il Napoli, avversario diretto dei rossoblù domenica scorsa, ma fa tremare altre piazze del calcio italiano ed estero. 

    In particolare ad essere scattati sull'attenti dopo il bollettino sanitario diffuso ieri dal club ligure sono tutte quelle società che nell'ultima settimana hanno prelevato giocatori provenienti da Pegli e i loro rispettivi rivali di giornata durante l'ultimo turno di campionato. Ragazzi che fino a pochi giorni fa hanno fatto parte del gruppo squadra del Grifone e che in alcuni casi sono scesi in campo nello scorso weekend, venendo in contatto con compagni ed avversari. Come Pawel Jaroszynski, ceduto al Pescara martedì ed entrato nel finale della sfida di campionato contro il Chievo. Sempre in Abruzzo è poi approdato anche un altro ex rossoblù, l'attaccante spagnolo Raul Asencio, rimasto però in tribuna con i clivensi.

    Ma l'ipotesi contagio spaventa anche oltre confine. Nello specifico in Spagna e Danimarca, mete recentemente raggiunte da Jawad El Yamiq e Peter Ankersen. Il difensore marocchino si è accasato al Valladolid, non prendendo tuttavia parte alla gara con il Celta; il laterale danese è invece stato protagonista dell'incrocio tra il suo Copenaghen e il Vejle, andando anche in gol.

    Inevitabile che per tutti loro e per tutti quelli venuti in contatti con essi scattino ora controlli ancor più rigidi di quelli già previsti per monitorarne un eventuale contagio.
     

     

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