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    Caso coronavirus, l'Inter multi Lukaku prima che diventi un nuovo Icardi

    Caso coronavirus, l'Inter multi Lukaku prima che diventi un nuovo Icardi

    • Pasquale Guarro
    L’Inter deve multare Lukaku, deve farlo per compiere il necessario e definitivo salto che la separa dal recente passato. Quel passato che troppe volte l’ha mostrata frazionata a più livelli, disordinata, arrangiata. Marotta ha portato ad Appiano Gentile una nuova disciplina e anche per questo motivo Icardi e Nainggolan non hanno potuto contare su una seconda chance. Tempi di rifondazione, il club avvertiva l’esigenza di indicare una direzione e costruire precedenti che servissero d’esempio al gruppo che avrebbe formato il nuovo corso. Linee guida: se sbagli, paghi. 

    PIEDI PER TERRA - Lukaku ha sbagliato, nella sostanza e nella forma. Lo ha fatto due volte nel giro di un mese. L’Inter gli aveva già perdonato l’uscita su Rugani e la Juventus. Ci è cascato ancora una volta. Perché? Forse perché inizia a sentirsi intoccabile, quella sensazione che ha gonfiato Icardi al punto di farlo scoppiare. E allora tanto vale riportarlo con i piedi per terra. L’Inter veicola le dichiarazioni dei propri tesserati, chiede loro di essere informata circa possibili interviste. Lukaku se ne frega, accede a Instagram e ciarla con gli amici come se non fosse un professionista strapagato. Di cosa, poi? Del Coronavirus, l’argomento che attualmente crea maggiore ansia. Lukaku, semplicemente, ha infranto le norme e di solito, per i comuni mortali, è quanto basta per ricevere una sanzione. Specie se sei recidivo. 

    LA SOCIETÀ ALZI LA VOCE - Dall’Inter, invece, filtra la possibilità di adottare ancora una volta la linea morbida. Lukaku ha capito l’errore commesso, fanno sapere. Inoltre è ancora scosso da tutto ciò che sta accadendo. Non può bastare, è evidente. La scorsa estate l’Inter ha imboccato la strada giusta e su quella deve proseguire se intende realmente crescere. Non multare Lukaku significherebbe offrire agli altri la possibilità di sbagliare impunemente. Proprio ciò che aveva affossato la società in tempi non sospetti. Anzi, se davvero Lukaku è quel leader che vanno raccontando, si multi da solo. Lo faccia per il gruppo e per dare un esempio anche ai più giovani. E la società si faccia sentire, aiuti la comunicazione a non essere continuamente delegittimata da atteggiamenti come quelli di Lukaku. Anche perché è uno staff, quello della comunicazione, che già fa acqua da qualche parte. Meglio non lasciarli anche da soli.

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