Caso Cassano: risoluzione contrattuale improbabile; e il Real Madrid bussa...
Calciomercato.com, riguardo al caso Cassano, ha chiesto un parere all'agente Fifa Lello Stancati, per avere un quadro generale di quella che è tecnicamente la vicenda del caso.
La vicenda che vede protagonisti da un lato Antonio Cassano, dall’altro la Sampdoria ed in particolare suo Presidente, il Dr. Garrone, é diventata un caso trattato quotidianamente da tutti i mass media nazionali. La situazione, col passare dei giorni, sembra ingarbugliarsi sempre di più. A mio avviso, però, prima di analizzare tecnicamente la vicenda, va fatta una premessa.
Il calciatore è legato alla Sampdoria con un contratto che prevede un ingaggio lordo di circa tre milioni di euro a stagione più premi, in scadenza a Giugno 2013. E’ il calciatore con l’ingaggio più alto nella squadra, circa il doppio del capitano Palombo, che è il secondo giocatore più pagato dal club doriano. In estate la famiglia Garrone ha più volte dichiarato alla stampa come il contratto sia indubbiamente elevato, e che per essere rinnovato sia necessario discutere di una importante decurtazione. Ovviamente non si fece attendere la replica del collega agente del barese, l’avvocato Beppe Bozzo, che invitava la società a non fare trattative sui giornali. A fronte di questi avvenimenti è già chiaro come le parti non erano in un rapporto completamente sereno.
Detto ciò, veniamo ai fatti più recenti. Esattamente una settimana fa, nella giornata di Martedì, secondo le ricostruzioni della stampa, Cassano viene invitato dal Presidente Garrone a presenziare alla consegna del premio “Rete d’Argento”, a Sestri Levante. Il calciatore rifiuta e nasce un diverbio con il Presidente, durante il quale sarebbero volati insulti pesanti del barese nei confronti del Dr. Garrone. Nella giornata di Mercoledì avviene il primo chiarimento tramite una telefonata tra i due dove Cassano viene invitato a scusarsi per l’accaduto davanti alla squadra. Ciò avviene e la frattura sembra ricomposta. Il vero nodo della questione, a mio avviso, si concretizza nella giornata di Giovedì quando, come dichiarato anche dall’ Avv. Beppe Bozzo, il Direttore Sportivo Gasparin informa Cassano che avrebbe dovuto firmare un documento dove si scusava e confermava tutti i fatti avvenuti. Al rifiuto del barese la Società si attiva presso le Sedi Competenti.
Ai sensi della normativa vigente in materia, dunque, la Sampdoria, ritenendo che Antonio Cassano, suo tesserato, a causa del suo comportamento e degli insulti pubblici rivolti al Presidente, abbia violato le norme previste dall’ Accordo Collettivo invia una richiesta ufficiale al Collegio Arbitrale dove allega la propria documentazione e le proprie motivazioni oggetto del procedimento richiesto. Contestualmente ne invia copia al calciatore che viene sospeso dagli allenamenti e dalle altre attività della squadra. Ovviamente, anche il calciatore Antonio Cassano, potrà produrre una sua documentazione con le proprie motivazioni ed inviarle al Collegio Arbitrale.
A questo punto, cosa può succedere? Nel caso in cui il Collegio Arbitrale si pronunci dando ragione alla Sampdoria, le sanzioni previste per il calciatore sono diverse, ma quelle più attinenti, a mio avviso, sono due: una multa, che non può superare il 30% di 1/12 del compenso annuo lordo del calciatore, e una riduzione dei compensi la quale non può superare il 40 % della quota di compenso annuo lordo relativo al periodo per il quale si chiede la riduzione stessa, salvo l'ipotesi che il calciatore non si ponga a disposizione della società, ovvero interrompa le prestazioni, e non può eccedere il termine della stagione sportiva.
Tecnicamente, anche se sembra essere stato richiesto dalla Sampdoria, mi sento di escludere la risoluzione contrattuale perché non ne vedo gli estremi per applicare la massima sanzione a questo tipo di infrazione disciplinare. A tal proposito concordo con la dichiarazione rilasciata al Corriere dello Sport dal collega, l’Avv. Claudio Pasqualin, che dichiara “E’ come chiedere l’ergastolo per chi ha dato uno schiaffo”. Da considerare, infine, che coinvolto nella vicenda rientra anche il Real Madrid, titolare nei confronti di Cassano di una royalty di 5 milioni di euro in caso di cessione o risoluzione contrattuale.
In conclusione, comunque, ritengo la situazione essere alquanto complessa e di non semplice risoluzione. Il Collegio Arbitrale dovrà ora sentire le motivazioni di Cassano e pronunciarsi in merito, su un’istanza che non sarà più appellabile. A mio avviso, la sanzione comminata al calciatore potrebbe essere di una multa ed una riduzione degli emolumenti per un importo sostanziale.
A tal proposito richiamo la premessa fatta inizialmente ed alla quale il mio abile collega, l’Avv. Bozzo, ha più volte fatto riferimento nelle sue ultime dichiarazioni.
Lello Stancati