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  • Caso Bergamini, gli inquirenti: 'Per la ex meglio morto che con un'altra donna'

    Caso Bergamini, gli inquirenti: 'Per la ex meglio morto che con un'altra donna'

    Altro capitolo nel caso Denis Donato Bergamini, l'ex calciatore del Cosenza morto il 18 novembre 1989 all'età di 27 anni. Gli inquirenti della procura di Castrovillari puntano il dito contro la sua ex fidanzata Isabella Internò, ora 51enne: "Dal materiale probatorio acquisito si è avuto modo di riscontrare situazioni e stati di fatto che hanno portato la Internò ad accumulare, dal momento della fine della sua relazione con Donato Bergamini (nella primavera del 1989) emozioni negative quali gelosia, rabbia, frustrazione, risentimento e vendetta che hanno raggiunto il culmine nel mese di novembre del 1989. Per Isabella Internò, Donato Bergamini doveva essere suo e avrebbe preferito vederlo morto piuttosto che saperlo di un'altra donna. I risultati indiziari emersi nel corso delle indagini hanno fondatamente portato a ritenere i genitori di Isabella Internò partecipi del piano criminoso della figlia di uccidere Donato Bergamini, contribuendo alle fasi di ideazione e organizzazione. Alcuni parenti della Internò avrebbero fattivamente partecipato - come esecutori materiali - all'omicidio di Donato Bergamini, ma dalle risultanze sono emersi elementi indiziari non sufficienti ad avere valenza probatoria". 

    Inscenando (con l'appoggio dei genitori dopo l'aborto nel luglio del 1987) il finto suicidio sotto il camion guidato da Raffaele Pisano, adesso uscito dall'indagine. Bergamini sarebbe stato ucciso: narcotizzato e soffocato, forse con una cintura di sicurezza di un'automobile, un sacchetto o una sciarpa. 

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