Ian Horrocks
Caso Alvarez, l'Inter ora vuole i soldi
IL CASO - Facciamo un passo indietro: nella scorsa estate, l’argentino si è trasferito al Sunderland in prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza fissato a 10,5 milioni di euro. Il club inglese, pur con qualche difficoltà, si è salvato, ma non ha riscattato Alvarez. Gli obblighi di riscatto vanno esercitati entro il 30 giugno, ma il Sunderland non l’ha fatto.
VERSO LA FIFA - La guerra è aperta. Nessuno dei due club vuole Alvarez, che non sa dove farà il ritiro. Serve l’intervento della Fifa, l’Inter ha già fatto preparare le carte agli avvocati. Le due società infatti non hanno trovato alcun accordo, ma il Sunderland non ha ancora versato il bonifico da 10,5 milioni.
LA POSIZIONE DELL’INTER - L’Inter non intende fare sconti e pretende 10,5 milioni. Il motivo? Molto semplice: la salvezza era l’unica condizione per il riscatto. E la salvezza c’è stata. Per l’Inter, non sono valide le ragioni del Sunderland: l’infortunio al ginocchio di Alvarez e le sole 17 presenze. Per questo è forte del contratto siglato, con gli avvocati già al lavoro per rivolgersi alla Fifa. Non è un giocatore dell’Inter, non è un problema dell’Inter: questa la posizione del club nerazzurro. Quindi, Ricky Alvarez non è dell’Inter. Ma, visto che non ha pagato i 10,5 milioni pattuiti, al momento non sarebbe neanche del Sunderland. Di chi è Alvarez? Forse, solo la Fifa potrà dare una risposta (anche se, lo ripetiamo, l’Inter si sente più che al sicuro).