Casemiro alla Roma:| Si fa così
Una clausola. Un signore che si chiama Kevin Jean Romaric Koffi. Un altro signore che si chiama Paulo Roberto Falcao. Per la Roma sono le tre chiavi per arrivare all’acquisto di Carlos Henrique Casimiro, meglio noto come Casemiro. Ci rendiamo conto che il tutto può essere di difficile comprensione, ma se avete la curiosità di seguirci, proviamo a renderlo più chiaro.
LA CLAUSOLA -Casemiro, impegnato al Mondiale Under 20 con la Seleçao, ha un contratto con il San Paolo sino al 2015. E, nonostante le insistenze dei dirigenti paulisti, ha già ripetutamente detto no a qualsiasi offerta di rinnovo, spigando come il suo primario obiettivo è andare a giocare in Europa. Il prima possibile. Sfruttando, appunto, una delle due clausole del suo contratto. Dunque: il contratto ne prevede due, una per il mercato brasiliano quantificabile in nove milioni di euro, una perl’estero superiore ai trenta milioni. Escludiamo, sceicchi a parte, i trenta e passa milioni, rimane quella da nove. Cioè un qualsiasi altro club brasiliano, avendo alle spalle un acquirente che garantisce il cash, con nove milioni e il consenso del giocatore (dovrebbe tessere lo stesso Casemiro a pagare la clausola) può prenderlo. E il San Paolo lo perderebbe per una cifra decisamente piccola. E’ vero che poi il giocatore potrebbe trasferirsi in Europa solo a gennaio, ma è altrettanto vero che è un rischio che il San Paolo, se vuole monetizzare, non può correre. E allora, facendo leva su questa possibilità, i 30 milioni possono dimezzarsi.
KOFFI -Comprendiamo come questa sia la parte più misteriosa. Perché se uno legge Kevin Jean Romaric Koffi, addetti ai lavori a parte, la prima domanda che si pone è,e chi è questo?. Venticinque anni, passaporto della Costa d’Avorio, attaccante, dal 2003 in Italia, Modena, Virtus Castelfranco, di nuovo Modena, Sanremese, ultima stagione al Siracusa, cartellino di proprietà del Napoli fino al trenta giugno scorso, dunque, ora, svincolato. L’operazione della Roma sarebbe questa: tesserare Koffi, contrattualizzarlo, e poi, a breve giro di posta, smistarlo a una squadra belga (il nome più gettonato è quello del Boussu Dour Borinage, e pure qui capiamo eventuali interrogativi, serie B), liberando così il posto per un extracomunitario. Appunto, Casemiro.
FALCAO -Il nome del Divino come lo chiamavano a Roma negli anni Ottanta, lo abbiamo fatto per ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, come la tradizionebrasiliana del club giallorosso ne ha fatto in Brasile una delle squadre più desiderate. Una tradizione che ha il suo fascino anche su Casemiro che, non va dimenticato, è nel mirino di diversi altri club importanti, a cominciare dall’Inter. Il nome Roma anche su Casemiro ha avuto un certo fascino, tanto è vero che il giocatore ci risulta abbia già detto sì a un suo trasferimento a Trigoria. Questa è la strategia che la Roma sta portando avanti per assicurarsi il talento brasiliano.
ALTERNATIVE- Sapendo, però, che in ogni caso non sarà semplice andare a dama. Ecco perché rimangono in piedi anche un paio di alternative. Una porta al Porto, dove Fernando è da ieri fuori rosa (ma in corsa ci sarebbe pure il Chelsea) e oggi è possibile che la Roma faccia un’offerta ufficiale per il giocatore: la seconda, riporta a Barcellona dove Thiago Alcantara ha metabolizzato malino l’arrivo di Fabregas che di fatto lo sistema in panchina, in un reparto dove il più scarso, si fa per dire, è Keita. E allora perché non provare a prenderlo, anche in prestito? L’idea c’è, un tentativo la Roma l’ha già fatto due mesi fa ricevendo come risposta un due di picche. Ma ora con l’arrivo di Fabregas, non è che il due di picche rimane nel mazzo?