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Carrasco già pronto per il blitz al Milan in giornata: il Dalian alza i toni e rifiuta
MURO E TONI ALTI - Mentre Carrasco spingeva con la dirigenza e il presidente per essere liberato destinazione Milan, la risposta è stata negativa nonostante il rilancio rossonero. Non più 18 ma soli 6 mesi di prestito con ingaggio (pesantissimo, ovvero 5 milioni rimanenti dai 10 totali più bonus per questi 6 mesi di stagione) da condividere. Proprio lo stipendio è un punto fondamentale, il Dalian non vuole pagarne un centesimo in caso di cessione ma soprattutto non ha voluto dare apertura alla formula del prestito. Il Milan ha spinto forzando anche grazie alla volontà di Carrasco, nulla da fare: Zhang Lin, chairman del club cinese, ha spiegato ai suoi collaboratori che come i club europei rifiutano offerte importanti per i propri calciatori se non irrinunciabili, lo stesso farà con i suoi pezzi pregiati. Il Dalian aveva offerto 50 milioni per Belotti al Torino e poi 60 milioni alla Lazio per Immobile, entrambe le proposte sono state rigettate. Ecco perché il presidente cinese si è irrigito e ha chiuso a ogni idea di prestito, bloccando Carrasco almeno fino alla prossima estate a meno di rilanci clamorosi (prestito oneroso e con ingaggio completamente pagato). Muro e toni alti, con tanto di avviso al belga di non forzare la mano perché sarebbe stato inutile. Il Milan ci ha provato, sono ore frenetiche e nulla è escluso sul fronte esterno. Ma il Dalian non vuole fare sconti.
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