Getty Images
Carpimania: non ci resta che sperare
Ad ogni modo, spiace, spiace tanto e soprattutto per come si era messa la gara. Quel pareggio, certamente non bello ma sicuramente più giusto, ci avrebbe parlato meglio di una partita con appena tre tiri in porta per parte e, cosa assai più rara, appena un fuorigioco fischiato, a favore del Carpi: difese schierate perfettamente oppure troppo immobilismo, anche da parte del Chievo che, per possesso palla l’ha vinta, e di molto, sui biancorossi. Purtroppo neppure i cambi, di solito provvidenziali, di mister Castori, ieri, hanno aiutato. Cambi che, come al solito, non riguardano la prima punta Jerry Mbakogu, sempre più sterile, sempre più arretrato, sempre più impreciso. In perenne convalescenza, verrebbe da dire.
Prima del prossimo appuntamento, al Braglia di Modena, per la sfida contro il Genoa di Gasperini, oggi i supporter biancorossi riscopriranno quel tanto che basta di sano senso di appartenenza capitolino, sponda Lazio, ovviamente, per annientare gli effetti della sconfitta di ieri che, diversamente, costerebbe molto, molto cara. Poi, come detto, toccherà al grifone che, sempre ieri, in concomitanza con il Chievo, si imponeva sul Sassuolo per 1-0. Vantaggio fortunoso e sicuramente immeritato. Chissà se i liguri non dovranno pagar dazio sabato prossimo ai cugini carpigiani che, nonostante tutto, in questi casi, sentono più che mai il vincolo della parentela.