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    Carpimania: la classe operaia ritorna in paradiso

    Carpimania: la classe operaia ritorna in paradiso

    • Gabriele Pasca
    Stanca, a volte giù di corda, troppo spesso osteggiata, la classe operaia è più di una semplice categoria lavorativa: è un modo di vivere e di intendere certi valori, uguali per tutti, forse, ma per alcuni più uguali che per altri. Il culto della prestazione, l’amore ossessivo per il palleggio: tutte cose apprezzabili e apprezzate, anche dagli “operai”, naturalmente, ma comunque sacrificabili sull’altare della vittoria. Perché se la battaglia è squilibrata, le armi sono impari e ognuno combatte come può, come ritiene sia giusto. A volte si perde, a volte si vince e a volte si stravince, come ieri, contro un Genoa confuso, sconclusionato e anche un po' fortunato nel primo tempo, almeno prima della (comunque ingiusta) espulsione di Izzo.

    Mai come oggi è bello fare “mea culpa” (fatta salva la possibilità di ritornare all’arma della critica) nei confronti di Jerry Mbakogu, nonostante manchi il gol, nonostante la delusione delle scorse gare, nonostante tutto, diciamo; molto intelligente quando porta palla, capace di numeri da primadonna dentro l’area, generoso come pochi, sempre in ottica rete. Qualche dubbio resta: la sua camminata in mezzo al campo è un po’ snervante, quasi a voler dire “se mi date palla la gioco, ma non venite a dirmi di cercarla, perché non mi va.” Promosso a pieni voti comunque, così come il “caporeparto” di questi operai con ambizioni dirigenziali, Fabrizio Castori, l’uomo dei cambi potrebbe essere ribattezzato, quasi sempre azzeccati. Altro che Zaza e Morata, verrebbe da dire (e mi scuseranno gli amici juventini). Peccato che le telecamere non abbiano indugiato sugli spettatori e sul loro storcere il naso all’entrata del numero 2 Sabelli. Lo hanno fatto, invece, sull’esultanza al gol dello stesso, venticinque minuti più in là. Insomma, “il Carpi dei miracoli”.

    Attenti però, il difficile sta per arrivare. Innanzitutto bisogna sperare nei risultati degli altri. Il Palermo incontra la Juve e il Verona il Frosinone. Se sulla prima non si sprecano pronostici (magari a torto, chissà…), sulla seconda i dubbi ci sono eccome. Forse, a fine giornata, il Carpi potrà fare il primo, vero sospiro di sollievo della stagione, subito prima di incominciare a tremare per le prossime gare, difficili, anzi, proibitive. Però chissà, a questo punto tutto è concesso, basta credere nei miracoli degli operai.

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