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    Carpimania: Borriello espugna il Ferraris e ora punta il Milan

    Carpimania: Borriello espugna il Ferraris e ora punta il Milan

    • Gabriele Pasca
    Neppure Salvador Dalì, padre del surrealismo, sarebbe riuscito a tessere una trama così incredibilmente stravagante. Nessuno si aspettava granché da questa gara. Uno scontro senza pretese, con un Carpi ormai in picchiata verso la retrocessione ed un Genoa (anche se non propriamente in acque limpide) comunque forte della sua storia e del suo pubblico che, per inciso, non ha smesso un secondo di incitare la propria squadra, fortune che solo le grandi possono permettersi. Sbagliato, questa volta i pronostici si sono fermati difronte all’imprevedibilità del pallone e dei suoi protagonisti. Beninteso, il primo tempo si è svolto secondo copione, anzi, il Genoa ha ecceduto in pathos, riuscendo ad andare in vantaggio persino due minuti dopo l’espulsione di Pavoletti, al sesto minuto. La cesura è stato il secondo tempo e, per esser sinceri, non proprio a ridosso con l’inizio, ma (coincidenze?) tutto è cambiato quando Marco Borriello è ricomparso in campo.

    Ecco come può cambiare una partita già segnata: con la grinta, l’esperienza e il cinismo che solo un grande navigato del calcio può dare ad una squadra. E che fosse certamente più di una semplice coincidenza lo ha confermato anche mister Castori: “Borriello è un finalizzatore e se ha gli spazi giusti si diverte”. Proprio vero, la sensazione che Borriello si stesse divertendo in campo (magari anche perché corroborato dalla voglia di dimostrare la sua importanza quasi fondamentale) l’hanno data i continui cambi di passo, i dribbling e la facilità disarmante con la quale saltava l’avversario.

    Detto ciò, che è sacrosanto, la domanda sorge spontanea: siamo sicuri che il Borriello che carica su di sé il peso di una squadra, spesso disattenta e incostante, portandola alla vittoria, sia solo un bene?  Perché le sconfitte rimediate con il bomber out sono più che una coincidenza ed esempi di squadre ben più blasonate che hanno commesso il medesimo errore (quello, cioè, di affidarsi al singolo per risolvere situazioni complicatissime) sono tanti, forse, troppi, e una riflessione a riguardo è doveroso farla. Comunque, per ora, almeno fino al prossimo mercato di Gennaio, il Carpi giocherà anche grazie all’esperienza di Borriello e chissà se non potrà essere la chiave di volta per rispedire a Milano i rossoneri ormai paghi di vittoria. Certamente, allo stato delle cose, è solo un sogno, ma, chissà…
     

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