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Carpimania: calciomercato pirotecnico. Sogliano 30 e Lode
Un occhio attento, ma neppure troppo, noterà quanto le certezze del Carpi siano ancora poche. Forse nessuno crede nell’impresa salvezza, tanto che tutti e diciannove i nuovi contratti sono o in formula prestito oppure siglati con giocatori già svincolati e, comunque, con una durata non superiore ai due anni. Cosa normalissima per una squadra ancora giovane e insicura. Cavilli a parte, la formazione che, già dal prossimo turno, scenderà in campo contro il Palermo sarà ancora diversa da quella vista fin qui contro Sampdoria e Inter, poiché Cofie e Borriello dovrebbero partire già dai primi minuti. Probabilmente, quindi, saranno solo due i superstiti del campionato di serie B schierati titolari da mister Castori: Letizia e Gagliolo. Per il resto si respira aria nuova.
La presenza di un uomo esperto come il DS Sogliano è stata maggiormente utile se la si valuta in un’ottica di rinsaldamento o (nel caso del Carpi) di costruzione di rapporti tra club: ottime, in proposito, le relazioni con Udinese e Fiorentina che portano ai biancorossi, rispettivamente, tre e due giocatori: i friulani cedono Brkic, Gabriel Silva e Bubnjic mentre dai Della Valle arrivano Lazzari e Ryder Matos. Proprio questi ultimi due nomi si sono rivelati fondamentali per gli assetti in campo del Carpi: il primo ha il difficile ruolo di playmaker, l’ultimo, attaccante, ha messo la firma sul secondo gol contro la Sampdoria. Occhi attenti anche alla porta, dove al già citato Brkic sono andati ad aggiungersi Benussi, ex Verona, e Belec, sloveno e giovane promettente riserva interista con all’attivo una presenza in nazionale contro l’Argentina.
Capitolo centrocampo e attacco concluso, anch’esso, in maniera egregia con gli arrivi di Marrone, Cofie e Wilczek, giocatore, l’ultimo, che l’anno scorso ha vinto il titolo di capocannoniere in Polonia con il Piast. Il vero botto, però, è arrivato nelle ultime ore di mercato con la firma di Marco Borriello, svincolato dal Genoa. L’attaccante, napoletano Doc, classe ’82, con tantissima esperienza nel calcio che conta, sarà sicuramente in grado di mantenere gli equilibri in uno spogliatoio giovane e completamente rivoluzionato, qual è quello del Carpi.
Come detto in precedenza, otto partenze quasi tutte per fine prestito. Una tra tutte, però, non è passata inosservata tra i tifosi carpigiani: la cessione a titolo definitivo al Bari di Filippo Porcari, già capitano con 77 presenze all’attivo. Forse superfluo in uno squadra di questa caratura, ha ricevuto gli onori da tutti e nessuno ha nascosto un pizzico di amarezza per un allontanamento che poteva essere evitato, non fosse altro che per il ricordo di un’impresa gloriosa.
Il Carpi ha scelto di affrontare questa sessione estiva di calciomercato con investimenti a breve termine non avendo, per ora, appigli che gli possano permettere di pianificare un cammino troppo lungo nella massima serie. Nonostante ciò, però, possiamo archiviare questa prima esperienza con una lode meritatissima alla dirigenza che, seppur con dei timidi accenni, è riuscita a mettere in piedi una squadra di tutto rispetto ma, soprattutto, ha studiato e inseguito un progetto di gioco. Difficile, ambizioso? Può essere. Per ora i tifosi si godano il sogno. Se qualcosa non andrà, ci sarà sempre un Calciomercato all’orizzonte.