Moratti, riporti a casa Mourinho: tifosi Inter in delirio e boom abbonamenti
Caro presidente Moratti, la sosta del campionato è propizia per ragionare di e su Mourinho e, come dimostrano le sue ultime dichiarazioni, lei l'ha fatto. . Da quando se n'è andato l'Inter non è stata più la stessa e lei è il primo a saperlo, al di là dei cinque allenatori (Benitez Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni) che, in meno di tre anni, hanno inutilmente cercato di sostituirlo, surrogarlo, scolorirlo.
Le parole di José, in rottura prolungata con il Real Madrid, hanno riacceso la speranza di milioni di tifosi che dal 2010 aspettano il ritorno dell'uomo della Tripletta: "Potrei stupire tutti e andare ancora dove sono già stato. Aspettatevi sorprese".
Escludendo il Porto, rimangono il Chelsea e l'Inter. Si dirà: Moratti non vuole più spendere tanto quanto spende Abramovich; l'Inter ha varato un drastico ridimensionamento del monte ingaggi; lo stipendio di Mourinho sembra improponibile per i parametri nerazzurri, considerato che parte da 12 milioni di euro netti a stagione e può arrivare a 15 milioni comprendendo i bonus.
Tutto giusto, tutto vero. Eppure.
Eppure, Moratti è il primo a sapere che qualunque sacrificio possa e debba essere fatto per riportare a casa Mourinho. Un'operazione che manderebbe in delirio i tifosi, garantirebbe un boom degli abbonamenti, getterebbe le basi per un rilancio in grande stile. Mourinho farebbe tutto e di tutto per l'Inter: l'allenatore, il capo della comunicazione; il responsabile del mercato (così, magari, operazioni come quella che ha portato alla svalutazione del patrimonio Sneijder o la vicenda Carew non si ripeterebbero mai più. E ci fermiamo qui per carità di patria, perchè senò facciamo notte).
Con tutto il rispetto per Stramaccioni, il quale sta facendo del suo meglio e, probabilmente, qualora il portoghese ritornasse, sarebbe il primo ad inchinarsi all'ubi maior minor cessat, mai come in questo momento, l'Inter ha bisogno di Mourinho. E forse, anche Mourinho ha bisogno dell'Inter che non ha mai smesso di amare.
Xavier Jacobelli
Direttore Editoriale www.calciomercato.com