Caro Cassano, l'unica cosa che conta è che tu guarisca in fretta
di Xavier Jacobelli
Direttore www.quotidiano.net
Le ultime notizie che arrivano dal Policlinico di Milano sullo stato di salute di Antonio Cassano, sembrano essere incoraggianti.
Bisogna dire sembrano perchè il Milan rimanda il primo bollettino medico ufficiale al rientro in Italia del dottor Rodolfo Tavana, capo dell'équipe medica, stasera in Bielorussia al seguito della squadra, impegnata a Minsk nella gara di Champions League con il Bate Borisov.
Cassano ha esatto il rigoroso rispetto della sua privacy e ha il diritto che venga rispettata. Il che, in queste ore non ha impedito a molti dietrologi in servizio permanente effettivo di esercitarsi in congetture, illazioni, previsioni circa il rientro o il non rientro o, addirittura, l'addio al calcio del campione di Bari, dando la stura anche alle voci più fantasiose e, in taluni casi, più demenziali.
Per non dire di chi ha addirittura spiattellato in televisione una presunta confidenza del premier circa un presunto malanno cardiaco del giocatore, con tanto di operazione da eseguire in tempi brevi.
Ad Antonio siamo legati da un antico rapporto di stima e di sostegno, cementato soprattutto nei tempi in cui gli era stato decretato un incomprensibile ostracismo dalla Nazionale che, in Sudafrica, ha pagato a caro prezzo l'immotivata esclusione dell'attaccante.
Ad Antonio vogliamo dire, anche a nome della valanga di navigatori di Quotidiano.net i quali gli testimoniano affetto, solidarietà, incoraggiamento, che conta una cosa sola. Che si ristabilisca bene, che torni a sorridere e a scherzare. Del resto, di tutto il resto, in questo momento non ci può importare di meno. Non mollare, Antonio. Non mollare.